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Salerno, torna il covid in carcere a Fuorni e ci sono pochi vaccini: sciopero della fame Attualità 

Salerno, torna il covid in carcere a Fuorni e ci sono pochi vaccini: sciopero della fame

“Il sovraffollamento nel carcere e le ulteriori complicazioni dovute all’emergenza pandemica, come il sovraffollamento nelle file davanti agli hub vaccinali a rischio di contagio per gli assembramenti, senza che il sindaco – quale massima autorità sanitaria – proferisca parola. Mai possibile che è cieco, sordo e muto, neanche davanti a questa strage di diritto e dei diritti, che è una vera e propria strage di popoli che non ha precedenti in città?”. Comincia così l’appello di Donato Salzano, segretario dei Radicali di Salerno, che torna a denunciare l’emergenza sanitaria all’interno del carcere di Fuorni.

Appunto per queste ragioni a partire dalla passata mezzanotte stanno dando corpo ad uno sciopero della fame di dialogo Donato Salzano (segretario associazione Radicale “Maurizio Provenza”), Tonino Letteriello, Margaret Cittadino di Cittadinanza Attiva, Mario Argentino (“Diretta Agora”) e Gianfranco Ferrigno (presidente Claai Salerno) sostenuti da oltre 500 persone tra familiari e detenuti di Salerno.

“La strage del diritto e dei diritti davanti agli hub continua inesorabilmente a compiersi, mentre i credenti, i nonviolenti danno corpo al digiuno quale precetto cristiano di Natale. Il con-vincere, il vincere insieme all’interlocutore del dialogo quale obiettivo di una lotta mai sterile e fine a se stessa, le ragioni di un dentro e del fuori che non hanno più motivo di differenziarsi, consapevoli che il trattamento inumano e degradante del fuori nelle sovraffollate file davanti agli hub e gli usca di somministratori e somministrati è del tutto simile a quello che subiscono da sempre detenuti e detenenti nelle comunità penitenziarie, che resistono soltanto grazie al saper essere speranza anziché averne, di chi come la direttrice del carcere di Fuorni Rita Romano per una parte e per l’altra del sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante che non vogliono rimanere con le mani tra le mani, perché evidentemente sarebbe per loro il peggiore dei crimini. Al mio amico Enzo Napoli pertanto chiediamo quale massima autorità sanitaria di esercitare senza indugi e ne timori da subito il potere conferitogli dalla legge d’urgenti e contingibili ordinanze in materia di diffusioni epidemiche o pandemiche”, l’appello di Salzano.

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