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Salerno, l’acqua non sgorga più: le fontane simbolo del degrado che avanza Cronaca 

Salerno, l’acqua non sgorga più: le fontane simbolo del degrado che avanza

Zampilli e giochi d’acqua che dovevano essere il simbolo del rinnovamento urbanistico di Salerno non sgorgano più. Le fontane della città, da quelle storiche e monumentali a quelle realizzate più di recente, all’epoca dei sindaci Vincenzo Giordano e, soprattutto, di Vincenzo De Luca – che si meritò anche il soprannome di “Vicienz a funtana” – sono in gran parte non più funzionanti. È come se si fosse completamente abdicato alla manutenzione per lasciarle al loro destino di laghetti imputriditi dopo ogni pioggia. Si può seguire una sorta di tour delle fontane, partendo dal Centro e continuando verso Torrione, Pastena e Mercatello in cui emerge evidente lo stato di incuria e di abbandono. Da almeno due mesi non funziona più una delle fontane storiche della città, quella di piazza Alario. Attorno fervono i lavori di potatura e sembra che quasi sia un ingombro, ormai tutta avvolta dal muschio. Continuando su via Benedetto Croce si arriva quel che fu un Belvedere e ora è uno spazio di degrado ingabbiato in una rete. Ai lati si scorgono due fontane ricoperte di tessere di mosaico azzurro, a forma di cestino. Sono gli unici due esemplari di questo genere e una volta si trovavano al Lungomare. Una delle due non ha più nemmeno il manico, l’altra ormai sta scolorendo, tanto che non si vedono più nemmeno i graffiti. I basamenti sono circondati di vegetazione e di cespugli. Fonte: La Città di Salerno

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