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Salerno e provincia le più virtuose in Campania sul tema rifiuti Attualità Primo piano Provincia e Regione 

Salerno e provincia le più virtuose in Campania sul tema rifiuti

Aumentano anche i comuni ricicloni che superano il 65%: sono 282 la Provincia di Salerno è più virtuosa, seguita da Benevento. Analizzando il dossier di Legambiente, la Provincia più virtuosa per i Comuni Free spetta a Salerno con 44 comuni, segue la Provincia di Benevento con 40 comuni. Più distaccata la Provincia di Avellino con 13 comuni. Ancora in ritardo la Provincia di Caserta e Napoli dove si trovano rispettivamente 6 e 4 comuni.

Tra i comuni sotto i 5.000 abitanti in Provincia di Avellino è Comune di Domincella il più virtuoso, Ginestra degli Schiavoni per Benevento, Galluccio per Caserta, Visciano e Morigerati rispettivamente per la Provincia di Napoli e Salerno.

Per i comuni tra i 5000 e 15.000 in Provincia di Benevento premiato il comune di MontesarchioArienzo per Caserta e Olevano Tusciano per Salerno.

Per i comuni oltre i 15mila abitanti riconoscimenti solo per Ottaviano (Na) e Baronissi (Sa). Sono 282 i comuni ricicloni che, nel 2019, hanno superato il limite di legge del 65% di raccolta differenziata, con un incremento del 14% rispetto lo scorso anno.

Domicella (Av), Ginestra Schiavoni (Bn) e Morigerati (Sa) sono ai primi tre posti nella classifica generale dei comuni ricicloni con un percentuale di raccolta differenziata che varia tra i 97% e i 92%. Il Sannio risulta nel 2019 il territorio più virtuoso, con una quota di raccolta differenziata che arriva quasi al 72% a Benevento e provincia. Seguono la provincia di Salerno con il 64.4% e quella di Avellino con il 64.3%.

Tra i capoluoghi di provincia spiccano i dati di Avellino 71,31%, Benevento 62,11% e Salerno 59,60%, mentre sotto la media regionale si trovano Caserta 50,20% e Napoli 36,23%. Tra i comuni con più di 20mila abitanti, si segnalano alcune importanti realtà in provincia di Napoli ed in particolare le prestazioni di Ottaviano (Napoli) con il 83,97%, Vico Equense (Napoli) con l’81,68% e Bacoli (Napoli) con l’80.92%.

Numeri a parte, la classifica dei ricicloni è stata anche occasione per l’associazione ambientalista di far notare che è in stand by il cammino della differenziata in Regione. Negli ultimi tre anni rimane sostanzialmente invariata la percentuale di raccolta differenziata che nel 2019 si assesta al 52,8%. Dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, 625.212 tonnellate riguarda la produzione di umido organico di cui la gran parte continua ad essere trasportata fuori regione, a causa della mancanza di impianti sul territorio.

Questo scenario impone alcune priorità assolute: superare l’impasse della collocazione e realizzazione degli impianti per il trattamento della frazione organica da raccolta differenziata, i cui costi sono saliti alle stelle, puntando prioritariamente su impianti di tipo anaerobico.

In un contesto complicato – ha commentato Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – come quello che stiamo vivendo con l’emergenza sanitaria in atto sembra esserci solo una certezza, le politiche di transizione ecologica restano al centro delle politiche europee e anzi vengono rafforzate con il piano Next Generation Eu. Un’opportunità importante anche per il Mezzogiorno e la Campania che potrebbero avere un’occasione per uscire dallo stallo in cui è rimasto incastrato il ciclo dei rifiuti. La Campania può, e dovrebbe, diventare punto di riferimento del sud Italia per tracciare un percorso virtuoso nel campo più complicato da sempre nel Mezzogiorno, quello della gestione dei rifiuti“.

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