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SALERNO, ANCORA FOLLIA IN CARCERE A FUORNI: DETENUTI DISTRUGGONO CELLA E SEZIONE Cronaca Primo piano 

SALERNO, ANCORA FOLLIA IN CARCERE A FUORNI: DETENUTI DISTRUGGONO CELLA E SEZIONE

“Ennesima giornata ad alta tensione per il personale di Polizia Penitenziaria. Nel carcere di Fuorni, a Salerno, sabato 29 verso le 16 circa, alcuni detenuti della Terza Sezione con una branda hanno sfondato il muro e sono usciti nel corridoio della Sezione, sfasciando tutto l’impianto di telecamere. La loro cella era distrutta: se ne è accorto il poliziotto del centralino che li ha visti scorrazzare nei corridoi, Il collega ha chiamato il Preposto Vigilanza armata e sono accorsi: la Sezione già da diverso tempo è diventato un posto sopprimibile e viene accorpato ad altri posti di servizio”, denuncia Giuliano Verdino, segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
“Non passa giorno dove i poliziotti in servizio nel distretto campano non siano vittime di episodi violenti da parte dei ristretti. Tutto ciò è sconcertante, soprattutto per l’inerzia e la mancanza di provvedimenti da parte degli organi preposti dell’Amministrazione Penitenziaria. Non sono più rinviabili azioni risolutive che pongano fine a tali azioni violente. Quanto può resistere ancora il personale della Casa Circondariale di Fuorni, a Salerno, in emergenza ormai ogni giorno? E quando si decideranno i nostri Uffici ministeriali a prendere provvedimenti”, dichiara Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del SAPPE.
Per Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria,“la situazione è sempre più critica a causa di una popolazione detenuta refrattaria al rispetto delle regole, abituata da anni alla consapevolezza che tutto gli è dovuto. Chiediamo l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.

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