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Salernitana, Sabatini: salvezza possibile con l’aiuto di tutti

“Ringrazio il Presidente Iervolino per la presentazione che mi ha riservato, dopo queste parole ho ancora di più il dovere di fare le cose bene. È un’avventura fantastica, so che farò fatica ma sono già pronto a dare tutto per la Salernitana”, parole di Walter Sabatini tornato a essere direttore generale della Salernitana. “L’amore di questa città mi ha restituito un bene interiore nella mia vita. Non è uno scherzo ripresentarmi alla Salernitana perché questa l’ho sempre sentita come casa mia pur abitando a Roma. Quando ho visto la possibilità di tornare ho pensato subito che fosse il momento giusto”. ha detto ieri nel corso della conferenza stampa di Presentazione presso la sede del “Gruppo Noviello”. Il calcio è semplice, questa squadra non è scarsa come la classifica può raccontare perché ha dei valori e chi l’ha costruita non ha fatto errori pacchiani. Tanti giocatori presenti in rosa li avrei presi anch’io perché li reputo calciatori forti. A questa squadra in questo momento manca una forte coesione che è difficile da creare ma ci riusciremo con il passare del tempo. Una squadra o gioca con euforia calcistica o con disperazione e questo pretenderò dalla squadra. Non ci saranno leggi marziali ma dovremo essere competitivi sempre, in tutti gli allenamenti e le partite. La squadra deve trovare energia, euforia o disperazione per non perdere un centimetro di campo e riuscire a fare cose inimmaginabili. La gente di Salerno deve sapere quale sarà il nostro stato d’animo futuro, non voglio e non devo retrocedere. Sono venuto qui non per vivere di illusioni ma di realtà, mi voglio salvare e la Salernitana si deve salvare costi quel che costi. Qualora non succedesse lo considererei come un fallimento personale, farò di tutto per mantenere la Salernitana in Serie A”.

“Credo di sapere cosa rappresento per Salerno, sono contento perché i salernitani saranno con me in questa avventura e faranno loro il mio desiderio. Le cose andranno fatte insieme. Il 7% lo stabilirono riviste specializzate che attribuivano alle varie squadre le percentuali di salvezza e lo feci come slogan della nostra rincorsa, oggi credo che siamo al 5% ma non è poco”.

“Dia è certamente un grande giocatore, non so ancora se lo chiederanno ma ovviamente nel farlo devono sapere che ha un valore importante. Il Presidente deve rientrare negli investimenti fatti ma Dia se si muove da Salerno lo fa per una cifra ridondante che permetterebbe alla Salernitana di tornare sul mercato per sostituirlo. Mazzocchi è un giocatore importantissimo, prendo atto che il Napoli sia interessato al ragazzo però in ogni operazione ci vuole dignità. Se il Napoli lo vuole deve essere disposto a parlare di Mazzocchi come di un calciatore importante che ha raggiunto la Nazionale. Chi ha visto la partita con il Milan  avrà apprezzato che ha giocato uno contro uno con Leao e ha fatto molto bene. Il calcio è fatto di tanti percorsi, vedremo i nostri calciatori forti che offerte potrebbero ricevere”.

“Quello che abbiamo visto  in campo contro il Milan è il simbolo di una squadra che può fare grandi cose. La Salernitana dà l’impressione di essere una squadra che stalla, è certamente fragile ma anche capace di mettere avversari di spessore in grande difficoltà. Mi aspetto cose importanti da questi calciatori perché non sono scarsi. Dovremo capire quali sono le variabili che non permettono alla squadra di avere il comportamento giusto per tutta la gara e per più partite. In questa prima parte di stagione la Salernitana ha spesso dato l’impressione di essere molto forte ma è fragile e ci sono momenti in cui non riesce ad essere solida. Stimo i calciatori e parlerò con tutti loro. Ho visto tutte le partite, voglio capire perché non hanno la forza e l’orgoglio necessari per imporsi. Devono volere da loro stessi qualcosa in più”.

“Il mio obiettivo è salvare la Salernitana e voglio ripristinare questo discorso con questi calciatori. Dovranno fare di più e meglio ma con loro ci dobbiamo salvare. Adesso bisogna essere concentrati sui risultati in campo e sulla partita di Verona che reputo essenziale per la rincorsa salvezza della Salernitana. Ho bisogno di vedere i ragazzi come fanno allenamento, come parlano tra di loro e come si interfacciano durante la fatica solo dopo avrò un quadro più chiaro della situazione. Non vedo l’ora di vedere la squadra al lavoro, chiarirò a tutti qual è la mia idea di vita perché il calcio è vita”.

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