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Procreazione assistita sfrattata da cardiochirurgia. Il Ruggi: “Nessuna soppressione, solo un trasferimento presso reparti adeguati al servizio” Attualità 

Procreazione assistita sfrattata da cardiochirurgia. Il Ruggi: “Nessuna soppressione, solo un trasferimento presso reparti adeguati al servizio”

Il centro procreazione assistita del Ruggi di Salerno è a rischio chiusura. La struttura, infatti, da dovrebbe essere in parte sfrattata – come scrive il quotidiano “Il Mattino” per lasciare i suoi spazi alla cardiochirurgia d’elezione di Enrico Coscioni. La circostanza, al di là di un ridimensionamento del centro, potrebbe avere come conseguenza la perdita dell’autorizzazione ministeriale. Salerno è l’unica a non aver una struttura di procreazione assistita tra tutti gli ospedali più importanti della Regione. Cinquemila pazienti possono restare senza assistenza. L’ex presidente della Regione Caldoro: “Ho ottenuto 600mila euro di fondi, nessuno li ha più visti”. Nel pomeriggio di oggi arrivano precisazioni in merito alla vicenda. “Come chiarisce l’atto che può essere letto sul sito dell’azienda ospedaliera si tratta semplicemente di un trasferimento dei locali che verranno avvicinati alle sale operatorie di ostetricia e ginecologia, decisamente più consoni al tipo di servizio erogato. È una delibera dell’agosto 2019 dell’Azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona a smontare il caso sulla presunta soppressione del Centro per la procreazione medicalmente assistita del Ruggi”.

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