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Roberto De Luca torna in pista ed annuncia la sua scuola di formazione politica ad una cena al castello di Arechi Politica Primo piano 

Roberto De Luca torna in pista ed annuncia la sua scuola di formazione politica ad una cena al castello di Arechi

Una serata per “pochi intimi”, circa un’ottantina di persone quelle presenti ieri sera al castello di Arechi per partecipare alla cena organizzata da Roberto De Luca, il secondogenito del governatore della Campania, che si prepara al ritorno alla politica attiva. E lo farà con la creazione di una scuola di formazione politica, forse con lo stesso nome che ha caratterizzato la serata: “Politeia – Buona politica e (è) partecipazione”. Un vecchio sogno di Roberto, ancora work in progress ma in fase molto avanzata, e che ha voluto già rendere più o meno noto ai suoi più cari amici e sostenitori nel corso della serata nel suggestivo maniero longobardo che domina la città di Salerno.

La brutta disavventura portata agli onori della cronaca nel febbraio del 2018 dal sito FanPage, rivelatasi poi una bolla di sapone ad indagini in corso ma che portò ad essere investito dal ciclone mediatico e comunque alle dimissioni da assessore al bilancio del Comune di Salerno, è da ritenersi ormai acqua passata anche se l’esperienza vissuta dal giovane De Luca ha comunque lasciato un segno, tanto che anche un seppur breve passaggio Roberto l’ha fatto nel corso del suo breve discorso di benvenuto e d’introduzione alla serata.

L’ex assessore ha intenzione di aprire una moderna scuola di formazione politica, con un percorso molto dinamico e con lo scopo formare la classe dirigente del futuro. Niente marchio Pd però, il nuovo soggetto che sta per nascere si avvarrà di collaborazioni provenienti dalle aree più diverse e senza pregiudizi di connotazione ideologica. Dopo le vacanze estive il via all’iniziativa: una quattro giorni è prevista ai primi di settembre in cui verranno approfondite 4 aree tematiche: pubblica amministrazione, economia e sviluppo, Europa e comunicazione. Resta da comprendere lo scopo di questa iniziativa che si annuncia interessante ma sicuramente attesa al varco in vista delle varie scadenze elettorali.

Nessuna dichiarazione ufficiale di Roberto De Luca c’è stata riguardo alla serata, segno che preferisce ancora tenere un basso profilo, ma i bene informati e coloro che hanno partecipato alla serata parlano di un De Luca Jr. molto caricato e deciso.

Come si diceva, circa un’ottantina le persone presenti all’elegante cena al castello di Arechi. La serata è stata organizzata dall’associazione Art. 41, fondata dallo stesso Roberto De Luca e che si occuperà operativamente della scuola di formazione politica, e non era gratis ma con offerta libera con uno scopo ben preciso: ricavare fondi per la Mensa dei Poveri della Caritas. Tipico nostrano il menù della cena post incontro: dopo il classico aperitivo ecco le trofie con zucchine e vongole, il filetto di pesce persico ed a concludere la torta al limone. Tutto ovviamente accompagnato da un buon vino bianco. Presenti tanti professionisti ed imprenditori, tra questi molti commercialisti colleghi di Roberto, il presidente di Confindustria Salerno e della Camera di Commercio di Salerno Andrea Prete, il presidente di Salerno Stazione Marittima Orazio De Nigris, don Marco Russo della Caritas. Curiosa anche la presenza non certo passata inosservata dell’ex presidente della Salernitana Aniello Aliberti.

Evidente l’assenza di Vincenzo De Luca, presidente della Campania e padre del giovane politico. Ancora più evidente l’assenza di Piero De Luca, parlamentare Pd e fratello di Roberto. Ma la mancata presenza di Piero era ampiamente scontata, è notorio ormai a molti che all’interno della famiglia De Luca, tra i due figli del governatore, è in atto una vera e propria guerra sotterranea, senza esclusione di colpi, ed i cui primi effetti si vedono a palazzo di città dove i vari fedeli, posizionati in alcuni posti chiave, impediscono a quelli del fronte opposto di guadagnare campo e visibilità. L’ultimo esempio in ordine di tempo è la nomina del nuovo assessore alla cultura, la competente Tonia Willburger, che ha ricevuto l’incarico solo perché in quota socialista, casella ancora vuota nella giunta di Vincenzo Napoli. Cultura ma non turismo, che solitamente viaggiano in coppia, perché dopo le dimissioni di Roberto (che da assessore al bilancio si è occupato del comparto non direttamente…) si è aperta una lotta intestina per accaparrarsi la delega. Un po’ tutti hanno cercato di mettere il cappello sulla materia ma solo il pragmatismo del primo cittadino, che ha avocato a sé le competenze sul turismo fin dal primo minuto di vita della sua giunta, ha evitato un bagno di sangue. Almeno fino al prossimo match.

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