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Ripartono in Campania i viaggi dei treni storici: 51 itinerari tra le eccellenze della regione Attualità Provincia Provincia e Regione 

Ripartono in Campania i viaggi dei treni storici: 51 itinerari tra le eccellenze della regione

Ripartono il prossimo 26 giugno i treni storici in CAMPANIA. Finito lo stop imposto dopo il 2019 dalla pandemia, si torna finalmente a viaggiare a bordo delle carrozze allestite dalla Fondazione FS Italiane che ha presentato oggi a Napoli, a Palazzo Santa Lucia, il programma turistico per il 2022. Un piano fortemente voluto dalla Regione che moltiplica i suoi sforzi rispetto al 2016, anno in cui è partita l’iniziativa. Saranno in totale 51 le corse messe a disposizione dalla Fondazione FS per un totale di 12mila posti a sedere, ai quali si aggiungono 2000 posti bici. Confermati tutti gli itinerari tanto apprezzati dai viaggiatori negli anni precedenti: dal più gettonato Reggia Express, per raggiungere la Reggia di Caserta da Napoli, all’altrettanto gradito Pietrarsa Express che, percorrendo il tracciato della prima ferrovia italiana, arriva direttamente nel noto museo di Portici. L’Archeotreno fa tappa a Pompei e Paestum mentre la splendida linea naturalistica Avellino-Rocchetta è coperta dall’Irpinia Express.

Per gli amanti del turismo religioso invece, il Sannio Express unisce Napoli, Benevento e Pietrelcina seguendo le orme di San Pio. Novità assoluta infine il treno storico alla scoperta del Festival Internazionale delle Mongolfiere, in programma nel fine settimana 8-9 ottobre: si partirà da Napoli e si arriverà a Fragneto Monforte, in provincia di Benevento, per assistere alla tradizionale esibizione del volo delle mongolfiere. “Negli ultimi dieci anni si è consolidata in Italia questa attenzione per i treni storici. Si incrementerà perché è un grande mercato, noi come Regione CAMPANIA ci stiamo avvicinando a una sensibilizzazione e stiamo facendo delle cose che la Fondazione FS, anche con rigore esegetico, ci continua a sollecitare a fare”, spiega l’assessore regionale al Turismo Felice Casucci il quale elenca le cifre dell’investimento che rientra nell’ambito del piano quinquennale da 10 milioni stanziati da Palazzo Santa Lucia per la mobilità turistica.

“Per i treni storici spendiamo poco meno di 2 milioni di euro nel quinquennio, quest’anno ci sono 300mila euro per le 51 corse programmate. Confidiamo che ci sia una promozione dei territori e che organizzazioni, agenzie di viaggio e tour operator si affezionino e divulghino questo progetto. L’obiettivo, pure alla luce dei finanziamenti che arriveranno dal Ministero del Turismo, è di renderlo stabile, anche con dei cospicui investimenti, tutto l’anno”. Alla conferenza stampa tenuta nella Sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia hanno preso parte, tra gli altri, anche il presidente della Commissione Trasporti, Urbanistica e Lavori Pubblici della Regione CAMPANIA Luca Cascone, e il direttore generale della Fondazione FS, Luigi Cantamessa, che ha curato nei dettagli l’iniziativa.

“E’ stata una intelligente intuizione – spiega -. Napoli è veramente scoppiata per il turismo, ma noi dobbiamo far conoscere le bellezze dell’entroterra campano a milioni di turisti. Quale miglior modo di caricarli su un viaggio esperienziale, fatto di carrozze dei primi del 900 e di vecchie littorine degli anni ’60, per fargli scoprire l’Irpinia, il paese natale di Padre Pio, per poi giungere alla Reggia di Caserta entrando con un unico biglietto nella meravigliosa e geniale produzione del Vanvitelli. Oppure arrivare al Museo di Pietrarsa evitando il traffico della città ed accedendo direttamente al più grande Museo ferroviario d’Europa. Tutto questo – afferma Cantamessa – sarà possibile a prezzi accessibili: poco più di un biglietto regionale (le tariffe vanno dai 10 ai 12 euro ndr) per la prossima programmazione che il governo della Regione CAMPANIA ha voluto garantire in continuità dal 2016”.

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