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Rifiuti, sulle assunzioni incombe la Consulta: il caso Salerno Pulita Economia Provincia e Regione 

Rifiuti, sulle assunzioni incombe la Consulta: il caso Salerno Pulita

Un’ombra sull’annunciata assunzione in Salerno Pulita degli ex lavoratori dei Consorzi di bacino, da attuare con una legge regionale impugnata alla Consulta. Un ricorso che, qualora accolto, potrebbe complicare pure l’assorbimento dei netturbini, al termine di una lunga vertenza. L’infornata di nuovi dipendenti, inoltre, è la risposta all’emergenza spazzamento. Una crisi che aveva riempito di sporcizia diversi quartieri cittadini, alcune settimane fa. La storia parte da un blitz nella quiete di agosto. Al centro c’è l’attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti. Il primo agosto il consiglio approva il testo, a firma di Gennaro Oliviero del Pd. Su 40 votanti, ci sono 28 voti favorevoli e 12 contrari. La proposta di legge sta a cuore a tutta la maggioranza: modifica e integra la norma regionale di due anni prima, e incide in un settore storicamente delicato. Si parla di impianti di rifiuti, ma anche di contributi economici a chi stabilizza gli operai dei disciolti Consorzi e delle loro società strumentali. Una miscela riversata su un doppio terreno minato. Uno è l’ambiente, il ventre molle della regione, da sempre. E l’altro è la galassia di operai da anni in lotta per un lavoro, tra proteste di piazza e antiche promesse delle politica. Così, ad una settimana dal via libera in Consiglio, l’iter legislativo si conclude con la pubblicazione sul Burc. Un assist dalla perfetta scelta di tempo, per chi ha urgenza di ampliare l’organico, tra i pochi intenzionati ad assumere quei lavoratori. L’identikit corrisponde anche a Salerno Pulita, che lamenta carenze di personale. Ma la norma vale allo stesso modo per tutti i soggetti che si faranno carico di garantire il servizio di igiene urbana, nell’ambito di una riorganizzazione generale su scala regionale. Fonte: La Città di Salerno

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