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Regione Campania, Matteo Orfini rilancia: «Si riparte da Vincenzo De Luca» Politica 

Regione Campania, Matteo Orfini rilancia: «Si riparte da Vincenzo De Luca»

Ripartire in Campania da Vincenzo De Luca . Matteo Orfini , presidente nazionale del Pd lo dice chiaramente, e da Scafati rilancia il nome del governatore per le prossime Regionali. Dal palco della Festa de l’Unita l’ex giovane turco riaffida le chiavi del partito al presidente della Regione. «Non spetta a me deciderlo – dice a margine dell’incontro – ma abbiamo un presidente uscente da cui si deve partire per progettare la sfida futura». Accanto a Orfini anche il neo deputato Pd, Piero De Luca che nel suo intervento ha stigmatizzato le nefaste politiche per il sud del governo gialloverde: «Avremmo auspicato che fossero prorogate le misure positive messe in campo in questi anni dai Governi di centrosinistra per le nuove generazioni, ma l’attuale esecutivo ha solo usato il sud solo come serbatoio elettorale». Per Piero De Luca non basta cambiare il nome del partito ma «è necessario mettere in campo un’azione politica che guardi alle esigenze reali del Paese. Solo così – spiega – chi oggi prende le distanze da questo governo potrà sostenerci ». Alla festa di Scafati, Orfini dunque fa un passo indietro rispetto alle dichiarazioni rese subito dopo il voto alle Politiche («È franato il Pd campano, quello delle tessere») e sposta nuovamente l’attenzione su De Luca. «Per me de Magistris ha amministrato male Napoli, con modalità consociative e vecchie – dice – Ha scassato i conti e deve essere salvato dal Governo. Non è in grado di dare una prospettiva alla città. Ecco perché l’idea che il Pd, seppur messo male, si possa affidare a chi non ha dato grande prova di sé onestamente è molto incomprensibile » riferendosi a quanti, nei dem, oggi flirtano con l’ex magistrato. «Non spetta a me deciderlo – aggiunge subito dopo – ma abbiamo un presidente della Regione uscente da cui si parte per progettare la sfida futura ». Sicuramente una investitura in piena regola per le Regionali del 2020 ma, soprattutto, un monito per le prossime Amministrative a Napoli, dove si tornerà al voto nella prossima primavera. Al centro del dibattito, aperto proprio da De Luca alla festa dell’Unità di Ravenna, è il tema della sicurezza. Delicato e scivoloso che ha riportato nuovamente il governatore alla ribalta nazionale dopo lo “scontro” con Scotto (Leu) alla festa dell’Avanti. «Su questo aspetto bisogna essere molto netti e molto duri – dice Orfini – Qui ha ragione l’ex ministro Marco Minniti : di sicurezza ha bisogno la povera gente. Credo sia sbagliato legare il tema della sicurezza all’immigrazione: ci sono delinquenti italiani e delinquenti di ogni origine. Ma se leghiamo questi due temi facciamo il gioco di Matteo Salvini . Giusto rivendicare sicurezza, ma starei attento a declinarla in questo senso». Anche Piero De Luca è d’accordo e sul tema sicurezza «utilizzerei le parole dell’ex ministro: la sicurezza è un tema di sinistra, non di destra. Bisogna dare sicurezza alle famiglie che vivono nei quartieri e prendono la metropolitana o vanno a lavorare con altri mezzi pubblici», dice dal palco. «Sta a noi gestire ed affrontare questo tema, anzitutto quello della sicurezza urbana. Ma bisogna separarlo da quello dell’immigrazione ». Dalla sicurezza al lavoro, altro tema fondamentale. «C’è una parte della gente che non ci ha votato nonostante le misure attuate – commenta Orfini – Dunque serve altro» guardando positivamente alle proposte lanciate dal governatore. Politiche per il lavoro, completamente disattese dal governo e anche per questo Piero De Luca, in Parlamento, ha difeso, nel corso del dibattito sul Milleproroghe, l’ordine del giorno proposto «volto a confermare la decontribuzione totale, introdotta dal Pd, per gli imprenditori che assumono giovani a tempo indeterminato nel Mezzogiorno». Infine uno sguardo al Pd. «Usciamo da una sconfitta dolorosa – dice Orfini – Tutti a parole parlano di rifondare il partito su basi nuove riunire persone che non si ritrovano in questo Governo. Noi invece dobbiamo riplasmare il partito sulle persone che vogliono fare opposizione a questo governo. Dobbiamo ripartire da basi nuove, su una nuova forma progettuale perché a queste elezioni europee rischiamo che l’Europa scompare se vincono i sovranisti». Fonte: La Città di Salerno

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