Reati ambientali sulle coste, Campania maglia nera
Coste e mari campani sono sempre più minacciati dalle illegalità ambientali. In Campania nel 2023 sono stati 3.095 i reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, 3.622 gli illeciti amministrativi, alla media di 14,3 illeciti per chilometro di costa. Ma cresce l’efficacia dell’azione repressiva, come dimostra il numero di persone denunciate e arrestate (3.341, +7% rispetto al 2022) e quello dei sequestri, pari a 914, in crescita del 12% sul 2022. A scattare questa fotografia è il nuovo report Mare Monstrum 2024 che Legambiente presenta alla vigilia del 14esimo anniversario dell’uccisione a Pollica del sindaco pescatore Angelo Vassallo. Domani l’associazione ambientalista sarà ad Acciaroli, insieme al Comune di Pollica, per partecipare alle commemorazioni in memoria di Vassallo, per consegnare anche quest’anno il Premio Vassallo ad amministrazioni virtuose e per ribadire l’importanza di contrastare le illegalità ambientali. “Davanti a tanti illeciti che colpiscono le nostre coste e i nostri mari – dichiara Mariateresa Imparato, presidente regionale di Legambiente – ribadiamo l’esigenza di rafforzare il ruolo e le attività di competenza di tutte le istituzioni coinvolte, dai singoli Comuni alle Regioni e alle Arpa. Bisogna potenziare l’attività di demolizione degli immobili abusivi, e non prevedendo nuovi condoni, ammodernare e completare il sistema di fognature e depuratori, potenziare l’economia circolare e prevedere sanzioni più severe per la pesca illegale“. “Ancora una volta il ciclo illegale del cemento – aggiunge Imparato – rappresenta quasi la metà dei reati ambientali in Campania a causa, principalmente, della miriade di abusi edilizi che continuano a sfregiare l’Italia. Un fenomeno devastante per lo sviluppo sociale, ambientale ed economico dell’intero Paese, e su cui bisogna intervenire con una mano decisa e con abbattimenti non più rimandabili. L’abusivismo edilizio lungo le coste, inoltre, fa da moltiplicatore dei fenomeni d’inquinamento, a causa degli scarichi diretti in mare degli immobili costruiti illegalmente“.