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Pugno in faccia, coma e morte dopo 5 mesi: guai per l’assalitore Provincia e Regione 

Pugno in faccia, coma e morte dopo 5 mesi: guai per l’assalitore

Fu un pugno a mandarlo in coma per quasi cinque mesi, poi sopraggiunse la morte, il 22 novembre del 2017. Per la morte di Saverio Desiderio, 71enne originario di San Marzano sul Sarno, la procura di Nocera Inferiore ha chiesto il rinvio a giudizio per Antonio Nitto, 62enne, con l’accusa di omicidio preterintenzionale.

L’indagine condotta dai carabinieri di Pagani prese piede il 28 giugno del 2017, quando in un bar al confine tra Pagani e Sant’Egidio del Monte Albino, i due uomini cominciarono a discutere. La conversazione tra i due assunse rapidamente i contorni di una lite, con Nitto che ad un tratto sferrò un pugno in pieno volto a Desiderio. Alla base di quella reazione violenta – stando alle accuse – futili motivi, costati però all’imputato anche l’aggravante. In sostanza, la vittima avrebbe preteso una somma in denaro per dei lavori di manutenzione del condominio nel quale entrambi erano proprietari di un appartamento. Una somma che però Nitto sosteneva di aver già versato. Gli inquirenti contestano l’aggravante, vista l’età della vittima e la posizione di grave vulnerabilità nella quale si trovava. L’uomo, dopo aver perso i sensi e ricevuto i primi soccorsi, fu ricoverato all’ospedale di Nocera Inferiore, Umberto I, per diverso tempo, poi trasferito nell’istituto Sant’Anna di Crotone, un centro del risveglio specializzato in patologie gravi. Morì a fine novembre. Fonte: Il Mattino

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