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Provincia di Salerno, bilancio con 46mln in negativo. Si dichiara il pre dissesto Politica 

Provincia di Salerno, bilancio con 46mln in negativo. Si dichiara il pre dissesto

La Provincia di Salerno dichiara il predissesto finanziario. Lo ha fatto nel corso dei Consiglio provinciale tenutosi ieri pomeriggio. Un passo necessario per poter passare alla definizione del piano di riequilibrio. Ci sono a disposizione novanta giorni per definire il provvedimento e portarlo poi al vaglio della Corte dei conti e del ministero dell’Economia. In questi novanta giorni si verificherà se si possono mettere in atto ulteriori azioni per diminuire ancora di più il disavanzo che, ad oggi, ammonta a 41milioni di euro. «A settembre – ha spiegato la dirigente del settore economico Marina Fronda – abbiamo certificato un bilancio in fortissimo squilibrio, ovvero con un negativo di 46milioni di euro. A seguito dell’istituzione del fondo governativo di 72milioni di euro che nel riparto ci ha assegnalo 5milioni di euro, abbiamo ridotto lo squilibrio a 41 milioni di euro. Al termine del Consiglio i lavoratori dell’Arechi multiservice hanno incontrato il presidente Canfora. Il 29 si discute il piano di ricapitalizzazione so l’unica possibilità che abbiamo è il riequilibrio finanziario ed adottare misure che di qui a dieci anni possano riportare l’Ente ad una situazione di solidità».

L’approvazione del piano di riequilibrio è fondamentale anche per poter accedere al nuovo fondo governativo destinato alle Province in dissesto o predissesto del valore di 30milioni annui per tre anni. «Ho sempre detto – ha commentato il presidente Giuseppe Canfora-di non condividere leggi predatorie. Non ho mai sottaciuto che sono stati fatti degli strafalcioni. Lo squilibrio finanziario non dipende da inefficacia ma da azioni legislative che hanno determinato un’assenza di erogazioni e una mancanza di entrate derivanti dalla Rea negli ultimi tre anni. Basti pensare che se solo avessimo avuto queste entrate oggi la Provincia di Salerno sarebbe in avanzo di sei milioni di euro». A questo punto, quindi, non resta che attendere. Tutto è nelle mani della Corte dei conti e del ministero che dovranno dare parere positivo al piano. Per i lavoratori il momento fondamentale sarà quello del prossimo 29 novembre quando l’assemblea dei soci della partecipata dovrà decidere in merito all’approvazione del piano di ricapitalizzazione.

 

Fonte: puntoagronews







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