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Protesta operai di Salerno Pulita, rifiuti a terra. Ira dei sindacati: “Fuori la politica dalla società” Attualità 

Protesta operai di Salerno Pulita, rifiuti a terra. Ira dei sindacati: “Fuori la politica dalla società”

I dipendenti di Salerno Pulita protestano davanti al Comune e la spazzatura resta a terra. Ritardi, ieri mattina, nella raccolta dei rifiuti in città a causa del sit-in dei lavoratori della ditta rifiuti, iscritti alla Filas, organizzato con l’obiettivo di incontrare la proprietà della municipalizzata che, secondo quanto hanno riferito, «ancora non ha rispettato gli impegni presi». A suscitare l’iniziativa di protesta è stato principalmente, l’atteso ma non ancora realizzato passaggio da tempo parziale e tempo pieno di oltre cento lavoratori.   «I lavoratori di Salerno pulita sono persone perbene e oneste che fanno l’interesse collettivo – esordisce il segretario regionale della Filas Campania Domenico Merolla – non sono affatto i 500 che ogni tanto il governatore nomina ma sono 320 persone impegnate nella raccolta di cui 157 ancora con contratto part-time. L’azienda municipalizzata e il socio, che è il Comune, hanno più volte intrattenuto con noi incontri e sottoscritto accordi ma a oggi non vediamo alcun fatto concreto. Aspettiamo da dieci anni che si completi l’iter per la stabilizzazione. È il momento di passare ai fatti e di mettere mano alla riorganizzazione dei servizi ed a un vero piano di crescita per l’azienda». Duro l’attacco del rappresentante sindacale non soltanto verso l’azienda ma anche verso i rappresentanti politici che di anno in anno, hanno avuto un ruolo attivo nella vicenda. «Salerno Pulita- scrive il Mattino- deve essere un’azienda distinta e distante dalla politica – afferma ancora  Merolla – basta usarla sulla pelle dei lavoratori. Auspichiamo che la stabilizzazione sia frutto di un piano industriale intelligente che tenga conto sia della rete impiantistica che delle risorse. Si pensi che non abbiamo ancora neanche sottoscritto il contratto di servizio, ci chiediamo perché». Poi l’affondo: «Ci chiediamo perché – tanto per dirne una – lo spazzamento del centro storico attualmente ancora affidato al Comune costa quattro milioni di euro mentre se deve farlo Salerno Pulita deve costare un milione e quattrocentomila euro. È evidente che c’è qualcosa dietro, se ci sono in corso idee di privatizzazione si sappia fin da adesso”.

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