You are here
Politica e camorra a Cava de’ Tirreni, Servalli in aula: «Festa della pizza? Chi doveva controllare non l’ha fatto» Cronaca Primo piano 

Politica e camorra a Cava de’ Tirreni, Servalli in aula: «Festa della pizza? Chi doveva controllare non l’ha fatto»

Politica e camorra a Cava de’ Tirreni, il sindaco Servalli in aula: «La mia autorizzazione sulla festa della pizza era stata data per un indirizzo politico ma chi doveva controllare non l’ha fatto».  Ieri, nell’aula bunker del tribunale di Nocera, sono stati chiamati a testimoniare alcuni dei testi chiave dell’inchiesta tra cui il primo cittadino di Cava, Vincenzo Servalli. Al centro della discussione proprio la festa della pizza, evento per il quale Polichetti avrebbe agevolato il gruppo criminale dei Zullo che poi ne ottenne l’appalto per l’allestimento. «Ho solo attivato un indirizzo politico per la manifestazione. Non sapevo delle irregolarità ma chi doveva contollare non l’ha fatto», ha detto il primo cittadino durante la sua deposizione durata un’ora. A puntare il dito contro l’ex vicesindaco, è stato anche il collaboratore di giustizia Giovanni Sorrentino che ha raccontato come l’allora assessore tramite Vincenzo Porpora, ritenuto il trait d’union tra gli Zullo e l’ex esponente della giunta comunale, avrebbe consigliato di istituire un’associazione ad hoc per avere i permessi necessari per la festa della pizza realizzata nel settembre 2016.

scritto da 







Related posts