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Perde la memoria, la ritrova dopo 3 anni a Bracigliano Cronaca Primo piano Provincia e Regione 

Perde la memoria, la ritrova dopo 3 anni a Bracigliano

Perde la memoria a causa di un evento traumatico, la riacquista dopo circa due anni e mezzo e oggi, dopo tre anni, le istituzioni del suo Paese di origine vengono a Bracigliano per rimpatriarlo. Sembra il racconto di un romanzo o la trama di un film. Invece si tratta di un fatto realmente accaduto, in cui lo sventurato protagonista è Polya Imre , 64enne di nazionalità ungherese, che nel 2015, mentre si trovava alla stazione centrale di Napoli subì un’aggressione da parte di ignoti, che lo derubarono di tutto ciò che portava con sè: soldi, portafogli, documenti ed altri effetti personali. A seguito di questo episodio traumatico, Imre, meccanico in pensione, che si trovava in Italia in vacanza da solo, perse completamente la memoria e l’orientamento del luogo in cui si trovava. Solo oggi, dopo più di tre anni, a seguito di un’intensa attività investigativa condotta da Raffaele Di Benedetto , ufficiale della croce rossa militare e titolare di un’agenzia investigativa con sede a Siano, è stato possibile ricostruire la cronologia dei fatti accaduti al malcapitato cittadino ungherese dopo aver subito la violenta aggressione. Un avvenimento che, inizialmente, provocò alla povera vittima un traumatico shock, inducendolo a mettere in atto una serie di azioni sconclusionate e pericolose per la propria incolumità. Subito dopo l’aggressione, il 64enne ungherese si “imbarcò” su un vagone della circumvesuviana che lo condusse ai confini tra le province di Napoli e Salerno, in prossimità dell’Agro-nocerino. Da qui a piedi, raggiunse il Comune di Sarno, dove, in evidente stato confusionale fu preso in carico dai servizi sociali comunali. Gli operatori socio-sanitari, constatato l’evidente disagio psicologico in cui versava il paziente, decisero di affidarlo in cura presso “Villa Carmela” a Bracigliano, una casa albergo per anziani e gruppo appartamento per disabili, gestita da Carmela Corvino e ritenuta tra le più idonee ad ospitare persone affette da disturbi di natura post-traumatica. «È una storia incredibile – racconta la signora Corvino – quella di questi tre anni vissuti insieme a questo simpatico cittadino ungherese. Lo abbiamo preso a cuore e lo abbiamo trattato con cura come facciamo con tutti gli anziani ospitati presso la nostra struttura. Abbiamo avuto molte difficoltà di comunicazione con lui perché non capivamo la sua lingua e fino a qualche mese non conoscevamo nemmeno la sua nazionalità. Fino a quando è intervenuto il maggiore della croce rossa Di Benedetto, che attraverso la sua attività investigativa ha scoperto che è un ungherese ». Prima di questa scoperta ci sono stati anche numerosi tentativi di fuga da parte di Imre. «Quando nell’estate scorsa – racconta ancora Corvino – il nostro ospite ha iniziato a riacquistare la memoria, si è imbattuto in alcune fughe dalla nostra struttura. Una volta, tramite una denuncia e un annuncio su Facebook, fu avvistato a Battipaglia. Poi da lì si diresse, non so come, a Taranto. Le forze dell’ordine locali, in riferimento alla nostra denuncia di scomparsa, contattarono la nostra struttura riferendoci che Imre voleva imbarcarsi clandestinamente in Albania per poi raggiungere da lì il suo Paese d’origine. Abbiamo contattato anche la trasmissione “Chi l’ha visto” per sapere dove fosse finito. In ultimo siamo riusciti a rintracciarlo e a riportarlo nella nostra casa di riposo ». L’ultima fuga è avvenuta nel settembre scorso. Il maggiore Di Benedetto, davanti alla sua abitazione, in via S. Vito a Siano, si è imbattuto in questa persona, che è parsa infreddolita, smarrita e disorientata. «Dopo averlo soccorso e rifocillato – racconta Di Benedetto – ho provveduto ad allertare le forze di polizia locale ed i carabinieri di Mercato S. Severino. A seguito di questi interventi, si veniva a conoscenza che l’anziano signore era di nazionalità ungherese, senza parenti e senza fissa dimora, ed era ospite di” Villa Carmela” a Bracigliano. Grazie all’app per traduzioni del mio telefono cellulare, sono riuscito a stabilire un minimo di colloquio». È stato poi Di Benedetto, grazie alla sua attività investigativa a mettersi in contatto col console ungherese, Tamas Ivan Heintz , il quale stamattina, verrà a riprendersi, insieme alla sua segretaria, il suo connazionale per riportarlo in Patria e porre fine a questa incredibile ed affascinante storia. Alla cerimonia parteciperà anche il sindaco di Bracigliano Antonio Rescigno , che ha ringraziato tutte le persone intervenute per il lieto fine di questa incredibile storia. Fonte: La Città di Salerno

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