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Palestre chiuse. “Ridateci la nostra vita. Forniteci informazioni utili a riprogrammare tutto” Attualità 

Palestre chiuse. “Ridateci la nostra vita. Forniteci informazioni utili a riprogrammare tutto”

E’ trascorso più di un mese dalla chiusure delle palestre e si procede vacillando. Non si sa quando e come riapriranno. Ci si dimentica che molti vivono di quello e che lo sport non è un’attività superflua. Lo sport è vita, sia quando ci sono in ballo problemi di salute, sia per chi decide di avere uno stile sano, scaricando la tensione a fine giornata. L’indomani della chiusura, con la creazione di un gruppo Fb “Lo Sport è Vita”, ci siamo confrontati, esprimendo il nostro punto di vista e chiedendo spiegazioni, raccontando cosa è per noi lo sport. Basta leggere alcune testimonianze, per rendersene conto.
“Ho 38 anni e sin da piccola ho sempre svolto attività sportiva senza mai fermarmi. Ho avuto ed ho delle giornate negative in cui vorrei solo buttarmi sul divano a riposare, ma trovo sempre dentro di me la forza per allenarmi, perché già so che in quell’ora ricaricherò le batterie e mi sentirò più contenta e rilassata. Lo sport è per me benessere e quindi quando si parla della chiusura delle palestre per la tutela del diritto alla salute mi viene da ridere. Lo sport è salute e quindi è importante tutelare tutti, sempre nel rispetto delle regole”. “Ho 47 anni, ma ne dimostro almeno 10 in meno da quando faccio sport. L’attività fisica mi fa stare bene, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. L’allenamento fa parte della mia vita come lavorare, gestire la famiglia e tutte le altre attività quotidiane. È la mia salvezza anche in questo periodo di paure, incertezze, limitazioni. L’allenamento ti predispone a superare tutte le difficoltà e i limiti tuoi e quelli che la vita ti propone. Lo sport è soprattutto rispetto, di sè stessi, degli altri e delle regole, è correttezza, spirito di squadra. Concetti che in questo momento sono necessari a tutta l’umanità per superare un momento tanto difficile. Non toglieteci anche questo”.
“Sono ucraina e vivo in Italia da 16 anni. Qui ho iniziato a fare attività fisica, che si è rivelata fondamentale per me. Mi sento rinata ogni volta che mi alleno. Mi unisco all’appello per riaprire le palestre. Non credo proprio che siano un problema per il Covid-19. Ne ho bisogno veramente tanto. La palestra è la salute. Per favore riapritele”. Così come i ristoratori e le tante categorie impossibilitate a lavorare, anche chi lavora nel circuito de benessere, grida aiuto a gran voce. Come Floriana, trainer che ha scritto una lettera al Presidente Conte.
“Caro Presidente Conte,
ha chiuso le palestre senza mostrarci alcun dato che ne giustificasse la chiusura, perché?
Forse perché non era stato rivelato nessun dato allarmante?
Forse perché all’interno delle palestre i dati dei contagi erano talmente irrilevanti da non poterne mostrarne alcuno, altrimenti le palestre a quest’ora sarebbero ancora aperte? Perché? E poi sento dire che lei ha giustificato tale chiusura, così le persone avrebbero avuto un motivo in meno per uscire di casa.
Ma davvero? No perché, a questo punto le dico che io avrei delle bollette da pagare domattina, ma siccome bisogna evitare di uscire di casa, non mi recherò all’ufficio postale. Perché non chiudiamo anche questi posti?”. Ci stiamo davvero sacrificando tutti per questa situazione, ma è ora di dire basta. Stop all’improvvisazione, stop alle decisioni affrettate, stop al procedere a tentoni. Meritiamo tutti di sapere a cosa andiamo incontro e soprattutto meritiamo tutti di vivere dignitosamente.

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