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Pagani. Incandidabilità di Gambino, botta e risposta tra Procura e maggioranza consiliare Politica Provincia e Regione 

Pagani. Incandidabilità di Gambino, botta e risposta tra Procura e maggioranza consiliare

Rischia di diventare più che rovente la vita politico-amministrativa del Comune di Pagani.

La vicenda dell’incandidabilità di Alberico Gambino, che sta tenendo tutti sulle spine da circa un mese, potrebbe avere la sua evoluzione.

A Palazzo San Carlo, infatti è giunta una nuova nota, stavolta inoltrata dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore in riferimento ad un documento prodotto dalla corte d’appello di Salerno il giorno 16 luglio scorso.

Secondo quanto si legge nel testo della Procura nocerina, il consiglio comunale è chiamato alla presa d’atto delle cause di incompatibilità così come espresso dalla Corte di Cassazione lo scorso 16 maggio 2019.

A rispondere tramite nota (inoltrata anche a mezzo pec) è stata proprio Enza Fezza, che ha precisato che tale presa d’atto sarà inoltrata ai consiglieri direttamente nel corso della prossima seduta di consiglio comunale, prevista per il giorno 22 luglio prossimo. Il tutto, perché i messi comunali, nel week end, non sono operativi.

La Fezza, però, prova a dire anche di più. Ma andiamo con ordine: nella nota della Procura, datata 16 luglio 2019, si fa riferimento all’assenza di istanza di revoca dell’ordinanza della Corte di Cassazione. In pratica, secondo i giudici Gambino non ha prodotto alcun documento contro la decisione della corte d’appello del 2014 (confermata dalla Cassazione nel 2019).

La Fezza ribatte, nel suo comunicato di risposta, che l’istanza di revoca Gambino l’ha inoltrata. Il 17 luglio, però.

24 ore dopo la produzione del documento della Procura.

E qui, le ipotesi.

C’è chi, come il vicesindaco Sessa, sostiene che l’ordinanza di rigetto della Cassazione passi in giudicato il 10 agosto prossimo (la numero 2 di Palazzo San Carlo lo ha espressamente detto in un commento via social, specificando che il ricorso è stato presentato il 28 giugno e la documentazione depositata, invece, il17 luglio), e chi invece, leggendo il documento della Procura, ritiene palese che tale esecutività sia invece fissata allo scorso 11 giugno 2019 e che quindi i giochi siano già fatti.

Gambino, dunque, verso la decadenza e il consiglio verso lo scioglimento? In tanti iniziano a temere che la vicenda si evolva così.

E le voci che si rincorrono da qualche ora alludono anche alla possibilità che il decreto di scioglimento sia già pronto…

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