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Pagani, i familiari delle vittime di camorra contro l’ex sindaco Alberico Gambino Provincia e Regione 

Pagani, i familiari delle vittime di camorra contro l’ex sindaco Alberico Gambino

I familiari delle vittime di camorra contro la lettera di Alberico Gambino. C’è chi non vuole che il padre venga strumentalizzato e chi invece lamenta l’assenza del nome del fratello come esempio per la città. Tutti, però, sono contro l’appello inviato dal sindaco decaduto e consigliere regionale poco prima di capodanno. «Ancora una volta, con amarezza e sofferenza, ho dovuto constatare che il nome di mio padre viene strumentalizzato da qualcuno, non so bene perché, in contesti e circostanze che con il sacrificio di mio padre non hanno nulla a che vedere – afferma seccata Anna Maria Torre, figlia dell’in- dimenticato sindaco Marcello – Non mi interessa entrare nel merito delle questioni che riguardano l’amministrazione comunale, mi interessa che della memoria di Marcello Torre, cosi come di quella di tutte le vittime innocenti delle mafie, non si faccia un uso strumentale. Ecco perché trovo inconcepibile richiamare il sogno che mio padre nutriva per la sua citta- scrive Aldo Padovano sulle pagine de Il Mattino oggi in edicola-, e per il quale ha dato la vita, per difendere scelte politiche e amministrative che nulla hanno a che vedere con quella storia. Ho lasciato cadere le polemiche e gli attacchi violenti sferrati all’indirizzo del “Premio Marcello Torre”, anche in sedi istituzionali, per evitare che la memoria di mio padre diventasse terreno di scontro. Alcuni limiti però non vanno superati».  Gambino aveva citato Torre come figlio illustre della città assieme al tenente dei carabinieri Marco Pittoni. Una menzione in cui manca un altro paganese vittima innocente della criminalità organizzata: Antonio Esposito Ferraioli. Nessun cenno per il sindacalista Cgil e cuoco della Fatme ucciso dalla camorra paganese il 30 agosto 1978, per il quale Gambino attaccò a viso aperto l’associazione “Libera” nel suo primo consiglio comunale del 30 giugno 2019. L’assenza del nome  ha fatto risentire il fratello Mario. Intanto oggi è stata indetta una conferenza stampa alla luce della pubblicazione di lettere e messaggi privati della maggioranza. Interverranno gli esponenti della maggioranza consiliare e il Consigliere Regionale Alberico Gambino.

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