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Pagani. Gambino indica gli assessori, duro botta e risposta tra De Prisco e D’Onofrio Politica Provincia e Regione 

Pagani. Gambino indica gli assessori, duro botta e risposta tra De Prisco e D’Onofrio

È una giunta che nasce tra numerose polemiche quella nominata ieri dal sindaco di Pagani Alberico Gambino. Il nuovo primo cittadino ha stravolto gli schemi e le etichette istituzionali facendo firmare i suoi assessori presso la sua segreteria politica piuttosto che a Palazzo San Carlo.

Sei i nomi che attualmente compongono l’esecutivo:

  • Anna Rosa Sessa (Direzione Pagani): vicesindaco, con delega a Pubblica Istruzione, Politiche scolastiche, Politiche Sociali, Pari Opportunità, Politiche Giovanili, Innovazione Tecnologica, Servizi Informatici, Comunicazione dell’Ente.
  • Giancarlo Contaldi (Direzione Pagani): Bilancio e Politiche Finanziarie
  • Maria Grazia Cafisi (Forza Italia): Personale, Suap, Affari legali, Sport
  • Luigi Ceglia (Grande Pagani): Lavori Pubblici e Patrimonio
  • Alfonsa Mattino (Lega Salvini Premier): Ambiente, Sicurezza, Protezione Civile
  • Gherardo Marenghi (Fratelli d’Italia): Urbanistica (nome individuato stamane dal gruppo consiliare, che ne ha divulgato la scelta attraverso apposito comunicato stampa e che ha firmato stamattina)
  • Gerardo Torre (G20-Azzurri): Politiche Sanitarie, Arte, Cultura, Turismo

Manca, per ora, la delega al Commercio ed attività produttive; in molti sospettano che il sindaco potrebbe affidare il settore ad un consigliere comunale, che ne avrebbe quindi la delega.

Le reazioni
La nomina della giunta, ad ogni modo, ieri sui social non è passata inosservata. Il primo ad esprimere dubbi sulla bontà degli atti prodotti dal nuovo sindaco è stato Lello De Prisco, che in un post su Facebook ha subito fatto sentire la propria voce. “E’ un atto poco elegante – le parole dell’avvocato paganese – non so se illegittimo, varare una giunta senza neanche la proclamazione degli eletti. E’ per questo che non posso neanche formulare gli auguri ai tanti amici che la comporranno”.

Pronta la riflessione di Massimo D’Onofrio, che ha preso le difese di Gambino: “Non capisco il nesso tra nomina della giunta e proclamazione del consiglio comunale – ha scritto – Si sta dicendo di tutto e di più solo per il gusto di scrivere e parlare. La Giunta è un atto legittimo del sindaco proclamato, mi sembra che non solo a Pagani il primo cittadino abbia composto il governo prima della proclamazione dei consiglieri.
Inoltre mai come quest’anno c è un ritardo sulla validazione degli eletti che non può rallentare ulteriormente i tempi della politica e dell’azione amministrativa. Bene ha fatto il Sindaco Gambino a varare la giunta nell’attesa del primo consiglio comunale”.

De Prisco, sentendosi ‘attaccato’ in prima persona, ha rilanciato con un nuovo post incentrato sulle tempistiche previste dalla legge in materia di Enti Locali.

Quando un legislatore scrive le leggi e detta i tempi per alcune procedure – ha detto ai nostri microfoni, intervistato sulla vicenda – lo fa perché segue una logica ben precisa. Ora: la commissione elettorale ha proclamato il nuovo sindaco della città, che è Gambino. Il primo passo che Gambino doveva fare era quello di far pubblicare i risultati elettorali e far inviare notifica ai consiglieri eletti. Solo dopo quest’atto poteva procedere alla eventuale nomina degli assessori. Invece, ha proceduto con la nomina dell’esecutivo ma i consiglieri eletti non sono stati ancora proclamati. In tanti continuano a dimenticare l’organo principale dell’amministrazione è il consiglio comunale. Che una persona scelga di diventare assessore perché sa di non essere stato eletto o perché preferisce la giunta al consiglio è un’altra cosa. Nel caso paganese, invece, a far sorgere dubbi sono tempi e nomine”.

Ancora silenzio, intanto, dalla Commissione Elettorale. Sebbene manchi una fonte ufficiale, i bene informati sostengono che il presidente Danise possa sciogliere le riserve entro tre giorni, a partire da oggi. In teoria, quindi, tra giovedì e venerdì Pagani saprà qualcosa in più.

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