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Pagani, Fezza sui rifiuti: “Purtroppo si continuano ad ascoltare bugie” Provincia Provincia e Regione 

Pagani, Fezza sui rifiuti: “Purtroppo si continuano ad ascoltare bugie”

“Purtroppo si continua ad ascoltare bugie. Autorizzazioni mai richieste sarebbero la causa della mancata raccolta in città in questi mesi. – scrive il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Enza Fezza – Credo sia il caso di cominciare a fare un po’ di chiarezza e di mettere un freno alle tante bugie che purtroppo continuano a raccontare, cercando di “gettare” colpe e responsabilità su altri. Una società voluta mantenere in vita dall’attuale amministrazione, dichiarando pubblicamente di essere un’eccellenza. Ricordiamo che Aspa, costituita nel 2018 dall’amministrazione Bottone, è iscritta all’Albo Gestore dei Rifiuti alla sottocategoria per la gestione dei centri raccolta comunali già dal 2018. La procedura andava completata per l’esercizio delle attività, essendo il regime regolamentare di tali “centri di raccolta” demandato dalla legge quadro nazionale al D.M 8 aprile 2008 (Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall’articolo 183, comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche). Per effetto di tale disposizione, la realizzazione dei centri di raccolta è soggetta unicamente all’approvazione del Comune territorialmente competente. (Procedura mai adottata dalla presente amministrazione, adoperatasi solo in seguito ad un sequestro per illecita gestione). Inoltre in “capo” all’Aspa c’era un Autorizzazione Unica Ambientale fatta “decadere “ per inadempienze ed omissioni. L’’autorizzazione unica ambientale garantiva e copriva le attività di gestione e consentiva il “deposito” , presso il centro di via Filettine, di alcune tipologie di rifiuti tra cui inerti, indumenti, legno, plastica etc. La decadenza di tali pareri favorevoli nonché di titoli abilitativi e autorizzazioni (compreso nell’autorizzazione unica ) ha “esposto” l’azienda comunale ad una serie di contestazioni di natura penale ed amministrativa tra cui il sequestro. Oltre al danno per acclarate inadempienze da parte del nuovo management circa l’espletamento delle prescrizione tecniche, richieste dalla provincia dopo reiterate diffide ad uniformarsi alle disposizioni di legge, è arrivato il decreto di cancellazione . La cancellazione ha consentito un esercizio abusivo con relativo sequestro , articolo 256 del D.Lgs 152/06 “gestione illecita dei rifiuti” . Per quanto concerne quello che il sindaco ritiene attualmente un taglio radicale, ovvero l’affidamento dei servizi di spazzamento ad una cooperativa, è stato fortemente voluto e sponsorizzata dallo stesso. A richiedere il bando è stato lui direttamente, e probabilmente anche a” volerlo”, in quanto la commissione per la valutazione delle proposte e’ stata designata dal sindaco. Inoltre potremmo concludere che lo stesso abbia “coperto” il mancato operato della stessa cooperativa, non solo per inadempienze ma per aver dichiarato in sede di gara nelle migliorie servizi mai effettuati tra cui lo spazzamento meccanico. Resto dell’avviso che il problema andava risolto a monte, il servizio si doveva esternalizzare offrendo servizi efficienti alla città”.

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