You are here
Omicidio Fornelle, Daniela in aula: «Luca tutto per me dopo le violenze» Cronaca Primo piano 

Omicidio Fornelle, Daniela in aula: «Luca tutto per me dopo le violenze»

«Non credevo che Luca arrivasse al punto di uccidere mio padre, tutte le sue affermazioni non le avevo prese sul serio. Ero convinta che lo dicesse per farsi forte davanti a me: ho realizzato la morte di mio padre, solo il giorno dopo il delitto quando mi sono resa conto che non mi rispondeva né al telefono né al citofono. Non avevo le chiavi del suo appartamento, allora ho cominciato ad urlare il suo nome piazzandomi sotto la sua finestra. Infine ho chiamato i carabinieri». È durato oltre tre ore l’esame di Daniela Tura De Marco, la giovane salernitana accusata di concorso morale nell’omicidio del padre, il carrozziere delle Fornelle ucciso a coltellate il 19 febbraio 2016 nella sua abitazione di piazza Matteo d’Aiello nel cuore della Salerno vecchia, dal fidanzato della figlia già condannato in appello a 16 anni per quel delitto. L’imputata, assistita dagli avvocati Francesco Dambrosio e Antonietta Cennamo, ha ricostruito, davanti ai giudici della Corte d’Assise di Salerno e al pm Elena Guarino, l’intera vicenda soffermandosi sul legame nato con Luca Gentile proprio attraverso il padre che, prima, incoraggiò la figlia a frequentare quel giovane così simile a lei e, poi, cambiò idea cercando in tutti i modi di impedire la loro relazione della quale cominciò ad essere geloso.  (fonte: ilmattino.it)

scritto da 







Related posts