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“Non è il mandante del tentato omicidio dell’amante della compagna”, assolto scafatese Provincia Provincia e Regione 

“Non è il mandante del tentato omicidio dell’amante della compagna”, assolto scafatese

Finisce con un’assoluzione dopo 12 anni il processo a carico di uno scafatese E. B., che è riuscito ad evitare una condanna a 11 anni di reclusione (richiesta dal pg) come stabilito dal Tribunale di Nocera Inferiore nel 2018 con l’accusa di tentato omicidio. “Non c’è prova che sia il mandante”, hanno sentenziato i giudici della Corte d’Appello di Salerno per il 60enne scafatese del quartiere Mariconda. A lui gli veniva contestato di essere il mandante di una spedizione punitiva nei confronti di un angrese che per l’uomo sarebbe stato l’amante della compagna. I fatti risalgono al febbraio di 12 anni fa, quando un gruppo di quattro persone – mai identificato – sequestrò M.M. di Angri diventato obiettivo di un violento pestaggio con mazze e bastoni. Lo portò in un palazzo, lui si svegliò e lo gettarono dal secondo piano anzichè dal quinto per ucciderlo. Si salvò ma non ha mai saputo dire chi fossero i suoi aguzzini e si pensò che il mandante fosse lo scafatese la cui moglie avrebbe avuto una tresca con il 37enne angrese.

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