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Nessuna corruzione per l’ex soprintendente di Salerno gennaro Miccio: assolto Cronaca Primo piano 

Nessuna corruzione per l’ex soprintendente di Salerno gennaro Miccio: assolto

Prosciolti da ogni accusa l’ex soprintendente di Salerno Gennaro Miccio e il funzionario della Soprintendenza che, insieme ad altre 16 persone, sono erano finiti in un’inchiesta su una presunta lottizzazione abusiva a Castellabate. Ieri, infatti, il gup Marotta del tribunale di Vallo della Lucania ha accolto la tesi difensiva dichiarando il non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste. Prosciolto oltre a soprintendente e funzionario, anche l’architetto che – secondo l’accusa – aveva beneficiato di una nomina in cambio di una concessione per un progetto edilizio.  I fatti risalgono al 2015 quando ad un primo parere negativo espresso dalla Soprintendenza e giustificato dalla circostanza che “il progetto prevedeva un intervento edile di eccessiva consistenza plano volumetrica” seguì un cambio di rotta motivato da una “rimodulazione” del progetto che faceva ritenere l’intervento “compatibile con la tutela del sito”. Ma per la Procura tale rimodulazione “conteneva modifiche irrilevanti”. E che, dunque, il provvedimento autorizzativo sarebbe illegittimo poiché in contrasto con il piano regolatore generale in vigore nel Comune di Castellabate. Secondo quanto decretato ieri, dal gup, però, la nomina dell’architetto da parte della Soprintendenza non fu il nullaosta per la concessione del progetto edilizio relativo alla costruzione di strutture abitative nella contrada Alano. Sono stati, invece, rinviati a giudizio, per una serie di ipotesi di reato, gli altri 16 imputati.

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