You are here
Napoli-Eintracht, guerriglia nel centro della città: auto in fiamme e bus danneggiati Cronaca Italia e Mondo 

Napoli-Eintracht, guerriglia nel centro della città: auto in fiamme e bus danneggiati

Giornata di tensione a Napoli. Guerriglia in pieno centro città, dove si sono verificati scontri tra i tifosi dell’Eintracht e decine di persone con il volto coperto da caschi, probabilmente appartenenti a gruppi ultras partenopei in Via Calata Trinità Maggiore, nel cuore della città, è stata lo scenario del lancio di oggetti con bidoni della spazzatura rovesciati. Una macchina della Polizia è stata incendiata in via Calata Trinità Maggiore mentre un’altra, sempre della Polizia, è stata danneggiata: distrutti  i vetri. Danni anche a una terza vettura. Alcuni pullman dell’Anm, azienda dei trasporti del Comune di Napoli, erano stati messi a disposizione dei tifosi dell’Eintracht per rientrare in albergo ma gli ultras hanno rifiutato di salire, creando altri disordini. La tensione è esplosa con il lancio di oggetti da parte dei facinorosi. Bersaglio le forze dell’ordine fino alle scene di guerriglia urbana con la città messa a ferro e fuoco dai teppisti, alcune centinaia.

 

Il sindaco di Napoli: «Devastazione folle e inaccettabile»

«Le scene di devastazione del centro storico della città sono inaccettabili. Condanniamo fermamente gli atti inqualificabili di chi si è reso protagonista di questa violenza, da qualsiasi parte sia giunta. Napoli e i napoletani non meritano di subire i gravi danni materiali, morali e di immagine che questa follia ha determinato. Con la Germania i rapporti sono storicamente improntati all’amicizia ed ho voluto incontrare a Palazzo San Giacomo l’ambasciatore di Germania in Italia Viktor Elbling per condannare insieme gli atti di violenza e ribadire il forte legame tra Napoli e la Germania». Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

 Il capo ultrà: potrebbe succedere la guerra, noi provocati

«Non solo i tedeschi non sarebbero dovuti venire a Napoli, ma non meritano nemmeno di entrare nello stadio. È una sconfitta per lo Stato, per noi; poi dicono che siamo noi i cattivi, questi ci stanno venendo a sfidare in città. Chi li ha fatti entrare si assuma le responsabilità. C’è una guerra in atto, chi aveva l’autorità per fermarli e non lo ha fatto ha commesso un errore grave. Stiamo mandando messaggi distensivi, ma qui c’è gente colpita senza motivo, picchiano i bambini, tolgono i cellulari di mano alla gente, lanciano razzi. È una cosa assurda quella che sta succedendo, si sta facendo male al calcio, alle persone a un popolo».

Gennaro Montuori, “Palummella” del gruppo storico del Napoli «Commando Ultrà Curva B», commenta così all’Adnkronos dallo stadio “Maradona” i disordini creati dai tifosi dell’Eintracht arrivati dalla Germania per la partita di Champions in programma questa sera. «A me è sembrato un tranello quello che stanno facendo, qui tutti ci vogliono colpire, invidiano la tifoseria, la squadra. Allo stadio non c’è nessun tedesco e speriamo di non vederli proprio: gridano ovunque “Napoli vaff…” – racconta Palummella – hanno dato fuoco a una macchina della Polizia. Ma si ricordino che una manciata di scugnizzi mandò via da Napoli un esercito di tedeschi con bombe e carri armati. Oggi stiamo dimostrando grande civiltà, perché se reagiamo veniamo chiamati teppisti e ci siamo stancati. Stanno venendo a comandare a casa nostra ma si fermano i napoletani, non i tedeschi. Qua potrebbe succedere una guerra perché dopo una giornata a provocare, la gente è arrabbiata. Quando andammo noi in Germania in Coppa Uefa per un fumogeno arrestarono dieci ragazzi e dovemmo pagare la penale, addirittura ci sequestrarono le felpe».

scritto da 







Related posts