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Morte Astori, svolta inattesa delle indagini Sport 

Morte Astori, svolta inattesa delle indagini

Emergono nuovi significativi dettagli dalle perizie sulla morte di Davide Astori.A riportarli La Nazione. Gli elettrocardiogrammi effettuati dal capitano viola nel 2016 e nel 2017 al centro di Medicina dello sport del policlinico di Careggi avevano messo in evidenza la presenza di extrasistoli ventricolari nel corso delle prove da sforzo cui il calciatore era stato sottoposto per ottenere il certificato di idoneità sportiva. Secondo il quotidiano fiorentino, si sarebbe trattato di due “campanelli d’allarme” sulle condizioni del cuore del giocatore, degli indizi che la centralina elettrica del cuore non funzionava come avrebbe dovuto. L’inchiesta della procura fiorentina sulla scomparsa del giocatore potrebbe quindi arrivare a una svolta nei prossimi giorni, sulle basi dei risultati della perizia condotta dal professor Domenico Corrado dell’Università di Padova.L’interrogativo è: il ragazzo doveva essere fermato? Sempre il professor Corrado nella sua consulenza ha indicato la probabile causa della morte di Astori: una fibrillazione ventricolare da cardiomiopatia aritmogena, la stessa malattia, silenziosa e difficile se non impossibile da diagnosticare per i medici sportivi, che in passato ha tragicamente colpito altri calciatori professionisti come Piermario Morosini del Livorno e Antonio Puerta del Siviglia. L’università di Padova, capofila nella ricerca della patologia, ha analizzato circa 800 casi di morte improvvisa di giovani al di sotto dei 35 anni ed ha fatto sapere che “un centinaio sono atleti”. L’attività sportiva moltiplica per cinque il rischio di morte nei giovani affetti da questa patologia. Un “killer silenzioso”, quasi impossibile da diagnosticare, in grado di colpire improvvisamente e di non lasciare tracce chiare nel 20% dei casi. E Astori rientrerebbe in questi.

 

fonte Sportal.it

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