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Morì dopo l’intervento all’ospedale di Cava: assolto il cardiologo dopo 5 anni Cronaca 

Morì dopo l’intervento all’ospedale di Cava: assolto il cardiologo dopo 5 anni

Assolto perchè il fatto non sussiste. Finisce così l’incubo. durato cinque lunghi anni, per il cardiologo Giuseppe Aucello, difeso dall’avvocato Stefania Forlani. Il medico, in servizio presso l’ospedale cavese era accusato di omicidio colposo. Secondo l’accusa aveva cagionato per «imprudenza, imperizia negligenza» la morte di una anziana donna. Maria Baldi per aver «colposamente omesso di diagnosticare un infarto al miocardio in corso nonostante vi fossero tutti i sintomi». La donna presentava agli esami ecografici la presenza di liquido nell’addome e visto il perdurare dei dolori, i chirurghi optarono per un intervento conclusosi con l’operazione di colecisti. Le perizie di parte, presentate dalla difesa, e l’audizione del medico legale che eseguì l’autopsia hanno invece convinto i giudici della non colpevolezza del cardiologo, chiamato dai colleghi per un consulto. Bisognerà ora attendere le motivazioni. La parte civile, ovvero i figli della signora deceduta, sono stati rappresentanti in processo dagli avvocati Agostino Allegro e Arturo Della Monica.  L’anziana si sentì male la domenica del 9 novembre 2014. Fu accompagnata dai figli in ospedale con dolori allo stomaco e vomito, i medici le somministrarono antidolorifici, e un farmaco contro il vomito. Quindi fu dimessa, refertando una banale influenza. A casa l’anziana ebbe una notte insonne: ancora vomito e dolori addominali. Il medico di famiglia le diede delle flebo con il plasil contro il vomito, ma le sue condizioni peggiorarono. Il mercoledì Maria tornò al pronto soccorso. Sottoposta ad ecografia, si scoprì che aveva del liquido nello stomaco, nella zona pelvica e nei polmoni. Alle 21 venne visitata dal chirurgo di turno e alle 23,30 trasferita in sala operatoria. La mattina dopo morì.

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