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Montecorvino Pugliano, capannone a fuoco. La procura contesta la truffa Cronaca 

Montecorvino Pugliano, capannone a fuoco. La procura contesta la truffa

Capannone a fuoco, per la procura di Salerno  è una truffa. Tre milioni di euro. Valore della polizza assicurativa pattuita dai vertici di una società che gestiva il deposito merci a Montecorvino Pugliano, sventrato dalle fiamme tra il 25 ed il 26 marzo del 2021, e la UnipolSai. Perché quell’incendio, commissionato ad ignoti esecutori, sarebbe stato ordito direttamente dall’amministratore di diritto – ritenuto poco più d’un prestanome – e dal patron di fatto («socio occulto», questa la definizione degli inquirenti) della start-up della logistica, costituita appena otto mesi prima, con l’intento d’incassare il cospicuo risarcimento. Lo scrive la Città. È la ricostruzione a firma di Ivana Niglio, pm titolare delle indagini Il pm all’esito di articolate investigazioni delegate ai carabinieri ha chiesto a Pietro Indinnimeo, gup del Tribunale di Salerno, di rinviare a giudizio i due imputati. Si tratta d’un imprenditore  di Nocera Superiore ma residente tra Cava de’ Tirreni Mercato San Severino, e d’un collaboratore classe ’64, di Nocera Inferiore 

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