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Monitoraggio sul Covid in Italia: “Particolare preoccupazione in 3 regioni”. Campania con Rt tra i più bassi Attualità Primo piano 

Monitoraggio sul Covid in Italia: “Particolare preoccupazione in 3 regioni”. Campania con Rt tra i più bassi

L’epidemia da Covid 19 in Italia si mantiene “grave ancora a causa di un impatto elevato sui servizi assistenziali”. Questo è quanto evidenzia la bozza del nuovo monitoraggio Iss-Ministero della Salute riportata da ‘Ansa’, secondo cui tre Regioni (VenetoLiguriaCalabria) hanno un Rt puntuale superiore a 1 (compatibile con uno scenario di tipo 2), altre 3 (BasilicataLombardia e Puglialo superano nel valore medio, e altre tre lo sfiorano (Emilia RomagnaFriuli Venezia Giulia e Marche).

Le Regioni Calabria, Liguria e Veneto hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo 2 e ciò, è affermato nella bozza, “desta particolare preoccupazione e pertanto si esorta a considerare di applicare le misure previste, per i livelli di rischio attribuiti, anche alla fine di queste festività”.

Nel periodo 8-21 dicembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 (range 0,89-1.02), in lieve aumento nelle ultime 3 settimane.

Si  osserva una diminuzione generale dell’impatto della epidemia nei servizi assistenziali, con i tassi di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e aree mediche sotto la soglia critica a livello nazionale per la prima volta dalla fine di ottobre. Comunque, ancora 10 Regioni/Province autonome hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica.

Nella bozza del monitoraggio settimanale, si legge anche che le aumentate mobilità e interazione interpersonale tipica della socialità di questa stagione potrebbero determinare un aumento rilevante della trasmissione di SARSCoV-2.

E si spiega: “Questo comporterebbe un conseguente rapido aumento dei casi a livelli potenzialmente superiori rispetto a quanto osservato a novembre in un contesto in cui l’impatto dell’epidemia sugli operatori sanitari, sui servizi e sulla popolazione è ancora significativamente elevato”.

La bozza contiene alcune indicazioni: “Mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone, evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile”.

Nel documento, inoltre, si raccomanda di rispettare tutte le misure di sicurezza  comprese le quarantene dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi.

Sebbene si osservi una diminuzione dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni (305,47 per 100.000 abitanti contro 329,53 per 100.000), la bozza rileva che complessivamente l’incidenza resta ancora molto elevata e l’impatto dell’epidemia è ancora sostenuto nella maggior parte del Paese.

Inoltre, si continua ad osservare nella maggior parte delle Regioni/PPAA un rischio Moderato o Alto di una epidemia non controllata e non gestibile. Ciò conferma la necessità di “mantenere la linea di rigore delle misure del periodo delle feste”.

Covid, l’indice Rt Regione per Regione

Ecco la tabella che riporta gli indicatori dell’Rt puntuale relativi al periodo 21-27 dicembre aggiornati al 29 dicembre.

  • Abruzzo:0,65
  • Basilicata: 1.09
  • Calabria: 1.09
  • Campania:0.78
  • Emilia Romagna: 0.98
  • Friuli Venezia Giulia: 0.96
  • Lazio: 0.84
  • Liguria: 1.07
  • Lombardia: 1
  • Marche: 0.99
  • Molise:0.89
  • Piemonte: 0.71
  • PA Bolzano: 0.76
  • PA Trento: 0.71
  • Puglia: 1
  • Sardegna: 0.78
  • Sicilia: 0.93
  • Toscana: 0.79
  • Umbria: 0.8
  • Valle d’Aosta: 0.83
  • Veneto: 1.07.

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