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Mobilitazione dei lavoratori della sanità, la Uil Fpl Salerno al fianco delle maestranze Attualità 

Mobilitazione dei lavoratori della sanità, la Uil Fpl Salerno al fianco delle maestranze

Mobilitazione dei lavoratori della sanità, la Uil Fpl Salerno al fianco delle maestranze. “Nel riaffermare  quanto già espresso in precedenti note con cui si evidenziava  che le  direttive emergenziali assunte dal presidente della Regione Campania, in relazione all’emergenza Covid19, hanno trovato fin quì riscontro unicamente nell’impegno profuso da tanti operatori nel settore sanitario per garantire la funzionalità dell’assistenza   e da tanti altri operatori che con abnegazione hanno dato tutto il proprio impegno per  garantire il rispetto delle regole adottate.  Le direttive regionali con le quali si dettavano le linee guida dei processi riorganizzativi dell’assistenza ospedaliera e territoriale della Campania non hanno prodotto altrettanti processi riorganizzativi efficaci dei vari presidi ospedalieri e territoriali a partire dall’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi” di Salerno, evidenziando un quadro dirigente del tutto inadeguato nella traduzione delle direttive in percorsi assistenziali ed in procedure operative”, hanno detto il segretario generale della Uil Fpl Salerno, Donato Salvato, e il coordinatore dei Medici della Uil Fpl provinciale, Lello Albano.

Per il sindacato, dunque, si è aperta una fase assistenziale di estrema confusione, con direttive spesso improvvisate e  contraddittorie sugli spazi da attivare per i percorsi dedicati ai pazienti Covid, sulle risorse umane e strumentali da utilizzare in queste aree, sulla modifica dell’organizzazione del lavoro, sul  diverso utilizzo delle figure professionali. “E’ necessario un cambio di passo rapido ed efficace”, hanno continuato Salvato e Albano. “E’ indispensabile e strategico in questa fase è l’integrazione tra ospedale e territorio e tra Asl ed “Ruggi” per costruire un percorso assistenziale al paziente Covid che parta dalla presa in carico della Medicina Territoriale con le Usca per il paziente Covid non critico e dal 118 e dalla rete dell’emergenza ospedaliera per il paziente Covid critico fino a delineare i percorsi delle reti assistenziali interaziendali – oncologica, infarto, ictus, materno-infantile e chirurgia –  in cui distinguere per ospedali e territori le aree Covid e non.   La complessità delle soluzioni da adottare e la celerità delle decisioni da assumere nell’emergenza Covid impongono l’urgenza di costituire una Unità di Crisi Interaziendale, tra “Ruggi” e Asl in grado di razionalizzare le risorse provinciali a disposizione e di costituire coerenti percorsi assistenziali”.

In tale contesto, secondo la Uil Fpl Salerno, la partecipazione attiva delle parti sociali consentirebbe all’Unità di Crisi di avvalersi dell’esperienza dei lavoratori che direttamente e quotidianamente si trovano nelle corsie degli ospedali, sulle ambulanze del 118, nella medicina territoriale, contributo peculiare ed essenziale perché parte da chi vive ogni giorno le criticità del sistema e, pertanto, in grado di offrire un contributo efficace alle soluzioni oggi affidate a chi dietro la scrivania promuove algoritmi e protocolli operativi del tutto avulsi dalla realtà quotidiana dell’assistenza sanitaria.

“Recuperare un confronto con i sindacati del comparto sanità, oggi del tutto precluso, particolarmente dalla direzione del “Ruggi”, significa essere consapevoli del delicato momento epidemiologico, dove gli operatori sanitari hanno  bisogno più che mai di serenità, trasparenza nelle direttive, tutela nei riguardi del contagio proprio e dei propri familiari, possibilità di partecipazione ai momenti riorganizzativi.  Promuovere una mobilitazione dei lavoratori della sanità per denunciare lo scollamento tra l’azione incalzante del governo regionale e la lentezza e confusione operativa delle direzioni territoriali per un rapido efficace cambio di passo nella gestione della pandemia dalla parte dell’assistenza per non vanificare tutte le restrizioni assunte dai governi centrali e regionali per limitare i contagi con le conseguenti gravi ripercussioni sociali e per tutelare tutti i lavoratori della sanità e le loro famiglie che ogni giorno sono in trincea a difendere il diritto alla salute dei cittadini”, hanno concluso Salvato e Albano.

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