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“Ministro Speranza inadempiente: Via De Luca da commissario ad acta per la sanità!” Politica Primo piano 

“Ministro Speranza inadempiente: Via De Luca da commissario ad acta per la sanità!”

In una lettera all’attuale ministro alla salute Roberto Speranza l’associazione “Liberamente Insieme”, rappresentata dall’ex leader salernitano del M5S Oreste Agosto, diffida a rimuovere l’attuale governatore Vincenzo De Luca dalla carica di commissario regionale alla sanità e preanuncia anche iniziative di carattere legale:

“IL MINISTRO DELLA SALUTE SPERANZA, COME IL PRECEDENTE MINISTRO GRILLO, INADEMPIENTE”
Le leggi vengono approvate per propaganda politica! L’attuale Ministro Speranza, sebbene ritualmente diffidato, non ha ancora provveduto a rimuovere il governatore De Luca dalla carica di commissario ad acta della Sanità campana.
Le precedenti inadempienze del Ministro Grillo, si reiterano da parte dell’attuale Ministro. Eppure, la legge n. 136/2018 riguardante l’incompatibilità dei presidenti della Regione a rivestire la funzione di commissario ad acta per il piano di rientro sanitario è chiara! Il governo avrebbe dovuto nominare un nuovo commissario entro 90 giorni per rimuovere la incompatibilità prevista per legge. Nel frattempo in Regione Campania, De Luca titolare di ben 4 cariche – governatore, commissario ad acta, oltre ad essere anche titolare della sanità e consigliere regionale – prosegue nella sua azione. Nonostante le tante dichiarazioni degli esponenti governativi e  2 parlamentari che hanno approvato la legge, ancora nulla di fatto. “E’ a dir poco vergognoso che dopo circa un anno dalla entrata in vigore della legge sulla incompatibilità, la situazione in Campania rimanga ancora inalterata. L’aver consentito la permanenza nella funzione di commissario di De Luca è fonte di responsabilità sotto vari aspetti per i soggetti inadempienti”. Sta di fatto che i soggetti penalizzati sono soltanto i cittadini campani che hanno il diritto costituzionale di fruire di livelli essenziali delle prestazioni sanitarie di un paese civile. L’associazione nonostante la diffida al Ministro Speranza, di oltre un mese fa, prende atto dell’inadempimento degli organi di governo, pertanto si vede costretta a rivolgersi alla Magistratura, per tutelare diritti costituzionali dei cittadini”.

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