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Luca Cordero di Montezemolo ricorda Schumacher: “La nostra forza è stata l’unità della squadra” Sport 

Luca Cordero di Montezemolo ricorda Schumacher: “La nostra forza è stata l’unità della squadra”

Oggi è un giorno particolare per gli appassionati di motori, oggi è il giorno del ricordo e del tributo a Michael Schumacher. Nella giornata in cui il tedesco compie 50 anni, le testimonianze di affetto arrivano da ex colleghi del Mondiale di Formula Uno: avversari e compagni di squadra e anche chi ha condiviso buona parte dei suoi 7 successi iridati nel Circus. Ci riferiamo all’ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo che, in un lungo racconto riportato su La Gazzetta dello Sport di stamane, ripercorre un po’ tutte le tappe del tedesco a Maranello: “Volli prenderlo per la stagione 1996 perché lo consideravo per noi il pilota giusto, al momento giusto, dopo che ci eravamo dati una grande organizzazione con Jean Todt, Ross Brawn, Rory Byrne e nei motori con la struttura guidata da Paolo Martinelli. E siamo sempre rimasti uniti, anche nei momenti difficili che ci sono stati come quelli dolci, ad esempio nella sua prima estate da ferrarista quando la macchina si ruppe in Canada, Francia e Gran Bretagna. C’era gente alla Fia che mi chiedeva di cacciare Todt, per fortuna le vittorie di Schumi a Spa e Monza misero le cose a posto. Ma poi ci fu anche Jerez nel 1997, con lo scontro con Villeneuve, e la mancata partenza in Giappone nel 1998, l’incidente di Silverstone nel 1999, prima dell’avvio del ciclo vincente. Per dieci stagioni abbiamo vinto e, quando più raramente perso, l’abbiamo fatto solo all’ultima gara“, le parole di Montezemolo riferite alle tante avventure vissute in pista, tra tante luci ed alcune ombre. Un rapporto speciale quello che l’ex n.1 del Cavallino Rampante aveva con Schumacher, non tanto rafforzato dagli eccellenti risultati in pista ma dalla grande dedizione del teutonico nel lavoro, sempre al fianco dei meccanici e con estrema determinazione. Ecco che la sua assenza pesa decisamente nella memoria di tutti e quindi, nel difficile momento che il Kaiser sta vivendo, è immancabile un filo di tristezza: “Ora sono triste conoscendo la situazione in cui versa, ma Schumi è stato sempre un combattente, uno che non si arrende mai. Confido molto in questa sua forza enorme“.

 

fonte OA Sport

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