Lotta a usura ed estorsioni: in arrivo i fondi regionali a Sarno
Il Comune di Sarno ammesso al finanziamento per le attività di contrasto al racket, in arrivo dunque altri fondi dalla Regione Campania. L’amministrazione comunale sarnese si era infatti candidata all’avviso pubblico regionale volto alla selezione di progetti per il contrasto ai reati di usura ed estorsione ed ha ottenuto, con la delibera di Giunta regionale dello scorso 20 dicembre, un finanziamento di circa 40mila euro per il progetto classificatosi sesto classificato tra quelli di tutti i comuni campani. Le risorse serviranno principalmente, come spiegato dall’assessore alla sicurezza Gianpaolo Salvato , a rafforzare il lavoro delle forze dell’ordine sul territorio e a prevenire le condotte criminose. Inoltre, il finanziamento verterà prevalentemente sul sostegno alle vittime di usura tramite l’ausilio di associazioni e fondazioni antiracket. Gli interventi delle ente municipale verteranno sull’accompagnamento della vittima nella fase della denuncia e nell’iter processuale; nell’affiancamento della vittima nella predisposizionedelle attività occorrenti alla richiesta delle misure di sostegno previste dalle normative antiracket ed antiusura; nell’affiancamento nei processi di inserimento e reinserimento nell’attività economica; nell’attività di prevenzione basata sull’informazione e sull’educazione all’uso responsabile del denaro; nella realizzazione di una mappatura dell’esistente, con riguardo alla fenomenologia dell’estorsione e dell’usura, sia per aree geografiche che per categorie socioeconomiche, al fine di pervenire alla formulazione di un quadro recante l’entità e la configurazione concreta di tali reati; nel potenziamento dell’organizzazione dell’attività dei soggetti Da ricordare, infine, che il Comune di Sarno, era stato esclusivo dal ministero dell’interno dai finanziamenti per l’installazione delle telecamere di videosorveglianza, a discapito di comuni situati a nord della penisola. Ammessi ai finanziamenti anti racket anche Angri, Scafati e Nocera Inferiore. Fonte: La Città di Salerno
