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L’oppositrice russa avvelenata: “Non starò zitta e non me ne vado” Attualità Primo piano 

L’oppositrice russa avvelenata: “Non starò zitta e non me ne vado”

È ora di rompere il silenzio e raffreddare un po’ l’ardore delle discussioni legate alle notizie sulla mia salute. Primo e, forse, più importante, smettetela di seppellirmi prima del tempo. Morire non è assolutamente nei miei piani”. Inizia così il lungo post pubblicato su Telegram da Elvira Vikhareva, la politica dell’opposizione russa avvelenata mesi fa con sali di metalli pesanti e le cui analisi avevano riscontrato nel sangue la presenza di bicromato di potassio, una sostanza altamente tossica e cancerogena. Un messaggio, quello di Vikhareva, in cui spiega di aver taciuto sulla sua condizione per “timori ragionevoli e giustificati per l’incolumità della mia vita e di coloro che mi sono vicini oggi” e chiede ai giornalisti di “trattare con comprensione” la sua situazione. La politica dell’opposizione si rivolge direttamente a chi l’ha avvelenata: “Non sperate, non rinuncerò alla mia posizione, non mi nasconderò in un angolo aspettando compassione e non starò zitta”. La giovane 32enne lancia infine un appello a chi leggerà le sue parole: “Il Paese è governato da assassini e codardi – ora lo so meglio di chiunque altro, sulla mia pelle. Il loro potere si basa sul dispotismo e sulla paura. Dobbiamo essere forti di fronte al nemico”.

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