L’inferno ha un raccordo a Salerno: Fratte
«Martedì, sul raccordo Salerno- Avellino, si è verificato un vero e proprio sequestro di persona. E proprio in occasioni come queste si comprende, ancora di più, la necessità della realizzazione della corsia d’emergenza ». Non usa giri di parole Patrizia Spinelli , segretario provinciale della Feneal Uil per descrivere l’assurda situazione che centinaia di automobilisti hanno vissuto l’altro ieri a causa di un incidente stradale, che ha visto coinvolti due mezzi pesanti, uno dei quali trasportava 7 tigri. Per diverse ore il traffico è rimasto “paralizzato”, tenendo, di fatto, imprigionate tantissimi veicoli, impossibilitati a proseguire la marcia. E l’effetto domino ha fatto sì che l’interruzione alla viabilità si estendesse anche alle altre strade di accesso al raccordo e principalmente alla tangenziale. Una giornata nera per la circolazione veicolare che, purtroppo, non è più l’eccezione ma la regola. Perché con il passare del tempo si verificano sempre più spesso, per vari motivi, blocchi alla circolazione. E, così, tra Luci d’artista, lavori in tangenziale e inadeguatezza del raccordo che collega i due capoluoghi di provincia, ormai per gli automobilisti la “via crucis” dura tutto l’anno. Attualmente i disagi sono leniti dalla chiusura dei cantieri in tangenziale, disposti in occasione dell’evento Luci d’artista. Dopo le festività natalizie, tuttavia, tutto tornerà come prima e, quindi, si ripresenteranno pure le code chilometriche, sia in entrata che in uscita dalla città. Il vero paradosso è, però, un altro e riguarda proprio il raccordo Salerno-Avellino: per il suo ampliamento ci sono i fondi ed esiste pure un progetto approvato ma, inspiegabilmente, non viene bandita la gara. Nessuno sa (o vuole) dare spiegazioni e sembra quasi che si navighi a vista, in quanto sulla vicenda è calato, da parte delle istituzioni, un assordante silenzio. Così diventa sempre più concreto il timore che si possa perdere il finanziamento. «Non possiamo morire nella burocrazia di questa legge sugli appalti – evidenzia Spinelli – . Un intervento già finanziato, con un progetto già approvato, con il beneplacito di tutti i Comuni, ma non si sa ancora quando sarà bandita la gara. L’Anas non può permettere questi ritardi su un’opera così importante». Nel frattempo nessuno scende in campo, nemmeno la Prefettura, nonostante gli appelli dei sindacati e la richiesta, partita proprio da Spinelli, di far sedere tutti gli enti interessati attorno ad un tavolo per accelerare i tempi. E scongiurare così «il rischio concreto, già tristemente sperimentato da questo territorio – lancia l’allarme Spinelli – che in sede di valutazione complessiva delle politiche nazionali relative alle infrastrutture, ci si possa ritrovare di fronte a qualche repentina riallocazione delle risorse, sebbene già appostate e deliberate dal Cipe». I fondi stanziati ammontano a 232,3 milioni di euro e gli interventi sono articolati in due distinti stralci. Il primo, dallo svincolo di Fratte (A3) a quello di Baronissi compreso, ha un costo di 123 milioni e viene finanziato con il Fondo Coesione e Sviluppo (FSC) sulla quota della Regione Campania. Il secondo, dallo svincolo di Baronissi – escluso – e fino a Mercato San Severino, richiede una spesa di 110 milioni di euro coperta con il Fondo Unico Anas del contratto di programma pluriennale. Infine, Il Cipe ha approvato il progetto preliminare per la terza corsia e la messa in sicurezza del lotto Salerno-Fratte- Mercato San Severino, primo dei due lotti in cui è stato suddiviso il progetto relativo all’autostrada Salerno-Avellino. (fonte: lacittadisalerno.it)
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