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L’associazione dei consumatori Help scrive a De Luca e Asl: “Tante anomalie nei vaccini” Primo piano Provincia 

L’associazione dei consumatori Help scrive a De Luca e Asl: “Tante anomalie nei vaccini”

“Come associazione “Help Tutela e sostegno dei consumatori” abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da docenti appartenenti al distretto sanitario ASL NAPOLI 1 in merito alla somministrazione del vaccino di tipo “Astrazeneca” e alla mancata emissione, al momento dell’inoculazione, del certificato col tallone sul quale è indicato il numero del lotto di provenienza. Tra le numerose segnalazioni poniamo in evidenza quella di M.T., docente di Napoli originaria di Salerno che, sottoposta alla somministrazione vaccinale di tipo “Astrazeneca” in data 22/02/2021, così come tutti i suoi colleghi, non ha ricevuto immediatamente il certificato di avvenuta vaccinazione con il relativo talloncino identificativo del lotto”. Alla sua gentile richiesta- aggiunge il sodalizio presieduto da Lorenzo Forte nella lettera inviata al presidente della Regione De Luca e alle Asl di Napoli e Salerno-, “il personale sanitario negava tale possibilità affermando che tutta la documentazione sarebbe stata inviata nel fascicolo elettronico sanitario (una piattaforma su base regionale online su input nazionale) e quindi prontamente accessibile direttamente al medico di base. La Prof. M.T. ci dichiara che “solo in data 14/03/2021 i docenti hanno appreso che era possibile scaricare il certificato di avvenuta vaccinazione sul portale Soresa direttamente dal sito della Regione Campania: tuttavia non tutti ci sono riusciti perché la medesima piattaforma sta gestendo, in queste ore, anche le prenotazioni dei vaccini per gli over 70”. Sul punto, come associazione a tutela dei consumatori, ci sorgono diversi dubbi: perché i dati sanitari non vengono caricati sul fascicolo sanitario elettronico (che è collegato direttamente con il medico di base)? Perché è stata attivata una seconda piattaforma? E con quali costi (pubblici). Dalle segnalazioni che abbiamo ricevuto emerge dunque che solo il 14 marzo (e quindi con ben 22 giorni di colpevole ritardo!) i docenti sono riusciti a conoscere il lotto con il quale sono stati vaccinati, ma nel registro sanitario elettronico della Regione Campania, che esiste non contiene traccia né della vaccinazione effettuata in data 22/02/21 né del test antigenico, richiesto al personale docente in settembre per la ripartenza “in sicurezza”, rivelatasi poi falsa partenza, della scuola. Anche di quello, il personale sanitario aveva assicurato che sarebbe stato caricato sul fascicolo elettronico. E allora ci chiediamo: che fine fanno i dati sanitari dei docenti se non li possiedono né i diretti interessati né tantomeno i relativi medici di base? Il personale assunto dall’ASL per la digitalizzazione “dove” digitalizza (se digitalizza)? I docenti tutti, sia quelli di Napoli ma anche quelli di Salerno e di tutta la provincia, hanno scelto di aderire ad una campagna vaccinale sapendo perfettamente che i dati sarebbero serviti anche ad un perfezionamento della ricerca scientifica: pertanto denunciamo la mala gestione di tali dati che, insieme alle tantissime colpe dell’ASL sull’organizzazione vergognosa della campagna vaccinale, ci lasciano perplessi e pieni di interrogativi Oggi, come se tutto ciò non bastasse, apprendiamo la sospensione a livello nazionale del vaccino Astrazeneca: sarebbe stato sicuramente più utile avere una comunicazione trasparente e meno confusa perché questo atteggiamento rischia di far montare il panico e di favorire indirettamente i no vax! Sarebbe semplice, ad esempio, inviare un sms o comunque comunicare a chi ha avuto somministrato il vaccino Astrazeneca un’informativa con la quale rassicurare tutti e dare la possibilità di conoscere il proprio lotto vaccinale Stiamo anche notando che la divisione della sanità per regioni senza un piano nazionale sta mettendo in luce una grave disparità di trattamento tra i pazienti poiché la gestione degli stessi avviene in maniera troppo diversa tra sud e nord: abbiamo ricevuto numerose segnalazioni dai cittadini che si sono confrontati con le Usca (Unità speciale di continuità assistenziale) di Salerno e provincia dove il paziente, anche con sintomi importanti, riceve solo il tampone e non un’assistenza medica qualificata, come accade ad esempio in Emilia Romagna. Dunque, in conclusione, vorremmo comprendere come mai numerosi docenti (sia di Napoli che di Salerno) a cui è stato somministrato il vaccino dei lotti sospesi non siano stati mai contattati dall’Asl nonostante i proclami in tal senso della Regione Campania nei giorni scorsi e come mai, ancora una volta, l’Asl non riesce a dimostrare una gestione trasparente e sicura in un momento storico così difficile come quello in cui stiamo vivendo e che sconforta sempre di più la popolazione”, conclude Forte.

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