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La Fenailp al premier Conte: “Una eventuale chiusura dal 24 dicembre al 6 gennaio darebbe il definitivo colpo mortale agli imprenditori” Attualità Economia 

La Fenailp al premier Conte: “Una eventuale chiusura dal 24 dicembre al 6 gennaio darebbe il definitivo colpo mortale agli imprenditori”

Lettera della Fenailp (Federazione Nazionale Autonoma Imprenditori e Liberi Professionisti), presieduta da Sabato Pecoraro, al premier Conte: si chiede di non attuare ulteriori restrizioni dal 24 dicembre al 6 gennaio altrimenti l’economia del Paese, e gli imprenditori, riceverebbero il definitivo colpo mortale.

ECCO LA MISSIVA

“Sono ormai 10 mesi che l’intero territorio nazionale vive lo stato di emergenza, prorogato fino al 31 gennaio 2021, relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza della pandemia da Covid – 19 e le misure di contrasto del Governo, hanno determinato un impatto negativo sul sistema economico. I continui provvedimenti di chiusura ed apertura degli Esercizi Commerciali e la divisione del territorio nazionale in colori che hanno indicato la gravità della pandemia, nelle varie regioni italiane, non hanno fatto altro che aggravare la situazione economica di tali attività. Nel sottolineare che la sicurezza sanitaria ha la totale priorità sulle decisioni adottate, per l’economia non si può però certo trascurare che le ultime ventilate proposte del Governo di chiusura totale dal 24 dicembre al 6 gennaio p.v., daranno il colpo mortale a migliaia di Imprenditori.  Tale decisione riguarderebbe soltanto il commercio tradizionale e non toccherebbe minimamente il commercio on-line che durante questi periodi di lokdown ha registrato un aumento significativo delle vendite pari all’81% in più rispetto al 2019, secondo i dati indicati da Nielsen e, anche se in questa seconda fase le restrizioni sono state allentate, gli acquisti on-line rimangono una tendenza in crescita.  Le continue decisioni relative al cambio dei colori delle regioni, allo spostamento fra comuni, all’aumento dei contagi e alle chiusure degli esercizi commerciali, hanno solo creato un grande disorientamento nei consumatori che ha avuto come risultato una accelerazione dello shopping e il conseguente assembramento in molti centri delle maggiori città italiane, che hanno preoccupato i virologi e di conseguenza il governo.  Forse sarebbe stato sufficiente, in tali giorni, aumentare la presenza dei controlli in strada”, scrive Sabato Pecoraro dalla sede di Napoli.

 

 

 

 

 

 

 

 

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E’ doveroso, da parte nostra, sottolineare a difesa di tutti i commercianti che gli stessi hanno pedissequamente rispettato tutte le indicazioni dettate in questi mesi dagli Organi competenti per il rispetto del distanziamento impegnando anche risorse economiche per l’adeguamento delle proprie attività.

 

Gli aiuti finora erogati dal governo, sono stati assolutamente             insufficienti a colmare, sia le risorse impegnate che le perdite ormai incalcolabili di tutti i settori dell’economia.

 

Nella mia qualità di Presidente della Federazione Nazionale Autonoma Imprenditori e Liberi Professionisti (Fe.N.A.I.L.P.) Le rassegno, anche a nome di tutti gli Associati, le nostre forti preoccupazioni che il provvedimento di chiusura totale possa scatenare tensioni di difficile contenimento in considerazione che da sempre il periodo 24 dicembre – 6 gennaio è il più produttivo dell’anno.

 

Pertanto, La invito vivamente a rivedere e di modificare l’eventuale provvedimento di chiusura totale, consentendo, agli Operatori del Commercio, dell’Artigianato, del Turismo e dei Servizi di poter svolgere, regolarmente, la propria attività, prevedendo l’affiancamento di un adeguato controllo delle forze dell’ordine che possano disciplinare e controllare la corretta applicazione delle norme di distanziamento e di sicurezza sanitaria dei consumatori.

 

Certo di un positivo accoglimento della nostra richiesta, l’occasione è gradita per porgerLe molti distinti saluti.

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