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La Cisl: “Eliminare il demansionamento del personale presso il Fucito” Provincia Provincia e Regione 

La Cisl: “Eliminare il demansionamento del personale presso il Fucito”

I delegati RSU CISL FP ed il segretario aziendale stabilimento del P.O. “Fucito” chiedono ai vertici del Ruggi l’attivazione della linea di attività H 24 per il personale di supporto nel nosocomio di Mercato San Severino, a seguito della disposizione del servizio S.I.T.R.A. n°166 del 18.06.2021.
“La richiesta è più che legittimata dal fatto che coerentemente e al fine di garantire qualità delle
prestazioni a garanzia del livelli essenziali di assistenza (LEA), obiettivo rimarcato da scelte corrette di
una politica aziendale attenta ai bisogni di utenti ed operatori, perseguendo una crescita dal punto di
vista socioassistenziale soprattutto nel P.O. Ruggi, dovrebbe, obbligatoriamente, essere estesa anche
negli altri stabilimenti- scrivono Bonaventura Di Pietro, Antonio Guariglia, Giuseppe De Chiara-
Non sarebbe plausibile tale discriminazione, sia agli occhi dei lavoratori ivi operanti che per
l’utenza del bacino corrispondente, quindi sarebbe opportuno una verifica di tale necessità nelle varie
UU.OO.CC. e nei servizi annessi, la maggior parte sottostimate nel relativo fabbisogno e pertanto
quest’ultimi carenti di operatori socio sanitari.
In ultimo, ma non per importanza,- aggiungono gli esponenti della CISL FP– è il caso di evidenziare che l’eventuale potenziamento, rispettando le indicazioni regionali di riferimento relative al calcolo dei fabbisogni standard di personale da dedicare rispetto ai posti letto attivati e alle relative area omogenea, lascerebbe inalterata l’attuale organizzazione e che l’eventuale integrazione con personale tecnico eliminerebbe, senza ulteriore indugio, il demansionamento di fatto, fenomeno tutt’ora evidente.”

I delegati chiedono un potenziamento delle strutture e dei servizi con un adeguamento degli organici con operatori di supporto, per la qualcosa si invita ad una utile e propedeutica ricognizione preventiva del personale sociosanitario mancante, al netto delle carenze strutturali anche attraverso un monitoraggio delle condizioni di salute del personale interessato, quantificazione delle assenze giustificate dalla legge 104/92 art. 3 comma 3, in modo da elaborare un progetto di fattibilità che dia sostanza e qualità alle performance sanitaria

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