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“I conti del Comune di Cava de’ Tirreni sono migliorati”, il Cobeco: fermiamo la vendita dei beni di pregio Provincia Provincia e Regione 

“I conti del Comune di Cava de’ Tirreni sono migliorati”, il Cobeco: fermiamo la vendita dei beni di pregio

Il Co.Be.Co. comitato di associazioni e cittadini costituitosi agli inizi del 2023 per
sottrarre a vendita indiscriminata il patrimonio pubblico dei cavesi, di valore storico
identitario o di utilità sociale, apprende da conferenza stampa del Sindaco che i conti
del Comune sono migliorati.
A seguito della approvazione del piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti
emerge che il disavanzo non ammonta a 59 milioni di euro come aveva attestato
l’amministrazione Servalli ma a soli 30 milioni di euro, praticamente la metà, e quindi
il piano di ammortamento sarà di 15 anni (13 tolti i due già passati) e non 20.
La notizia ci rallegra, ma non ci sorprende perché abbiamo sempre detto, anche in un
convegno tenutosi il 25 novembre 2023 nell’aula consiliare, che la situazione era
meno grave di quella che si voleva far credere e che probabilmente si poteva evitare
alla città il danno di un piano di riequilibrio. Ma tant’è, l’amministrazione Servalli non
ha trovato altra soluzione ad una situazione debitoria non drammatica, di quella di
adottare un piano di riequilibrio, condannando la città a restrizioni e penalizzazioni
come la vendita degli immobili di proprietà comunale, o il blocco delle assunzioni,
drammatico in un ente svuotato da decine di pensionamenti. Il CoBeCo ringrazia la
Corte dei Conti senza la cui correzione di addizioni e sottrazioni del Bilancio Comunale,
i cavesi starebbero a patire di più.
A questo punto è evidente che va modificato anche il Piano delle Alienazioni e non si
possono sacrificare immobili di valore. Vanno sottratti alla vendita Palazzo
Buongiorno, che è stato sede nel 1500 dell’Universitas Cavese e nell’ottocento del
Consiglio Comunale, Il Velodromo, oggetto di una convenzione con il Liceo Scientifico
fino al 2025 e valorizzato con fondi PON, grazie ai quali sono stati realizzati due campi
di calcio e altre strutture sportive, e la scuola della Badia che può diventare un punto
di riferimento per la valorizzazione turistica della frazione dove insiste una Abbazia
millenaria e dove c’è uno degli accessi al Parco dei Monti Lattari.
Il CoBeCo continuerà a vigilare sulla inalienabilità dei beni comuni, e assumerà tutte
le iniziative necessarie a tutelarne la fruibilità da parte di tutti i cittadini.

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