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Indice di sportività, Salerno scende al 73esimo posto Attualità Sport 

Indice di sportività, Salerno scende al 73esimo posto

Nella classifica dell’Indice di Sportività, indagine realizzata anche quest’anno da Pts per Il Sole 24 Ore nell’ambito del progetto della Qualità della vita, Salerno e la sua provincia scivolano al 73esimo posto (con un totale di 313,3 punti), perdendo altre due posizioni rispetto al rilevamento dell’anno scorso.

 

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Giunta alla sua 17esima edizione, misura la diffusione e la qualità dei sistemi sportivi territoriali.

Anche quest’anno l’indice generale è l’esito di 32 indicatori. I dati presi in esame riguardano, ad esempio, la pratica sportiva, i risultati di squadre e singoli atleti e atlete (suddivisi per discipline), l’investimento in infrastrutture, l’offerta in tema di turismo sportivo e alcuni aspetti sociali come quelli legati allo sport femminile, allo sport paralimpico e a quello dei bambini. Una fotografia che punta a misurare l’impatto della sportività sul benessere della popolazione locale.

Tra le novità un nuovo indicatore sugli investimenti nello sport, inclusi i progetti finanziati con il Pnrr.

Questi, nello specifico, i riscontri ottenuti dalla provincia di Salerno nelle singole graduatorie: struttura sportiva 65esimo posto (393,6); sport di squadra 48esimo posto (296 punti); sport individuali 90esimo posto (176,2 punti); sport e società 71esimo posto (301,1 punti).

Trento mantiene la maglia rosa grazie alla radicata rete di impianti, alle diffuse relazioni tra sport, economia e realtà sociale (primeggia in «Sport e società» che riunisce nove parametri), alle consolidate capacità organizzative (leader per attrattività di grandi eventi sportivi) e agli ottimi risultati dei suoi atleti (è seconda negli sport individuali).

Tra le prime 10 classificate, Firenze arriva quarta con un forte recupero (era 12ª); migliora anche Milano, dal settimo al quinto posto. Da notare i balzi di Vicenza (prima per società dilettantistiche nelle discipline a squadre) al sesto e di Bologna all’ottavo posto (erano rispettivamente in 18ª e 14ª posizione); tra la due si inserisce Bergamo, che perde un paio di posizioni.

Risale Lecco (nona, era 13ª), precedendo Bolzano (10ª) che, non beneficiando più dei risultati alle Olimpiadi invernali, e in assenza di performance di rilievo negli sport della neve, lascia il podio ma rimane al vertice negli sport individuali.

Si mantiene sempre elevato il differenziale tra i territori del Centro-Nord e quelli di Sud e Isole. Dopo l’11° posto di Cagliari bisogna scendere al 48° di Teramo e al 52° di Sassari. Le restanti province del Mezzogiorno fanno peggio; va però sottolineato l’ulteriore avanzamento di Napoli (dal 57° al 55° posto), in buona parte per lo scudetto nel calcio

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