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Inchiesta covid in Campania, De Luca: “Siamo un Paese strano, dobbiamo spiegare perchè abbiano fatto la corsa” Attualità Primo piano 

Inchiesta covid in Campania, De Luca: “Siamo un Paese strano, dobbiamo spiegare perchè abbiano fatto la corsa”

“Siamo un paese strano“: cosi’ il presidente della Regione Vincenzo De Luca commenta l’inchiesta della procura di Napoli sugli appalti nella sanità durante la prima fase dell’emergenza Covid. Il governatore è intervenuto durante l’inaugurazione di un centro antidiabetico nell’avellinese: “Stiamo facendo un lavoro maledettamente faticoso, ora dobbiamo rispondere per 120 posti di terapia intensiva realizzati nel pieno della tragedia covid, 70 posti modulari all’ospedale del Mare, altri 40 e 40 a Caserta e Salerno. Dobbiamo spiegare perche’ abbiamo fatto la corsa… siamo un paese davvero strano”. Sono 23 le persone indagate dalla Procura di Napoli nell’ambito di tre filoni investigativi che riguardano gli appalti indetti per fronteggiare la pandemia. Sono tre i filoni dell’inchiesta, ma due sono i principali: quello che riguarda gli appalti per la costruzione degli ospedali modulari di Napoli, Salerno e Caserta, un appalto da 18 milioni di euro – e quello che riguarda gli appalti per le forniture di mascherine protettive per i bambini; il terzo filone riguarda invece una serie di appropriazioni indebite di tamponi e mascherine da parte di personale sanitario. Secondo quanto si apprende, invece, nel secondo filone di inchiesta, quello sugli appalti per le forniture di mascherine per bambini, sarebbero coinvolti la dirigente e componente dell’Unità di Crisi regionale istituita per l’emergenza Covid-19 e il coordinatore della task force Covid.

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