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In ottomila senza farmacie a Battipaglia, sos alla Regione Campania Politica 

In ottomila senza farmacie a Battipaglia, sos alla Regione Campania

Ci sono più di 8mila battipagliesi che non hanno una farmacia. È ciò che emerge dalla pianta organica che è stata approvata giovedì pomeriggio dalla sindaca Cecilia Francese e dai suoi assessori: in città ci sono 13 farmacie, ma ce ne dovrebbero essere 15. Ed ora Battipaglia vuole quello che le spetta: l’istituzione delle due nuove botteghe del medicinale, a Santa Lucia e nei pressi della variante della Statale 18, e poi la gestione di quelle tre strutture municipali che, sette anni dopo il recesso, sono ancora nelle mani Consorzio delle farmacie.

Il Cofaser. «Il Comune ha riavviato col Cofaser uno scambio epistolare ed una seriedi incontri che potrebbero celermente lasciare spazio ad un’intesa per la restituzione delle tre farmacie comunali, che ancora risultanogestite dal Consorzio dal quale il Comune diBattipaglia è fuoriuscito». Parola della Francese, che dietro l’angolo vede la riconquista della quarta, la decima e la tredicesima sede delle strutture del Cofaser, rispettivamente al civico 339 di via RosaJemma, al 15 di via Ionio e al 175 e al 177 divia Paolo Baratta. Un dialogo che è ricominciato proprio in occasione dell’iter di approvazione della pianta organica. «Ora il consiglio comunale sarà investito della responsabilità di scegliere le modalità di gestione delle tre farmacie», spiega la sindaca.

Il nodo. “Pubblica o privata?”: è il dubbio amletico che risuona nelle orecchie degli esponenti della maggioranza Francese. Al bivio si può scegliere d’intraprendere la strada della conduzione pubblica o quella dell’esternalizzazione del servizio di gestione. In entrambi i casi, la titolarità delle tre strutture rimarrebbe in capo all’Ente, ma l’amministrazione diretta costringerebbe Palazzo di Città a condurre in prima persona le farmacie, con l’ipotesi, prevista dalla delibera d’intenti di gennaio 2018, di affidarle ad Alba, la municipalizzata che s’occupa di igiene e manutenzione; la pista che conduce ai privati, invece, prevede di affidare a terzi, per un arco temporale ben definito, il servizio di gestione delle farmacie.

Meno due. Il dato certo è che a Battipaglia c’è carenza di farmacie: una legge di 50 anni fa,la 475 del ’68, dispone che in una città venga autorizzata una struttura ogni 3.300 abitanti. E se i battipagliesi sono 51.005, le botteghe del farmaco, quelle pubbliche e quelle private, sono appena 13: bastano per 42.900 persone. Gli altri 8.105 avrebbero bisogno di altre due farmacie: un handicap che era già stato rilevato ad aprile 2012 dall’ex sindacoSantomauro e dalla sua giunta, che aveva approvato la revisione della pianta organica delle farmacie, stabilendo che in città si deve arrivare a quota 15. All’epoca di strutture ce n’erano solo 12: la licenza per la tredicesima è stata rilasciata al farmacista Giuseppe Alliegro a settembre 2017. Ora la Francese conferma l’orientamento del suo predecessore: lo fa un mese e mezzo dopo aver ricevuto una nota dell’Asl, che, su mandato della giunta regionale, ha chiesto ai comuni di trasmettere le piante, e la giunta ha riproposto il documento di 6 anni fa.

La Regione. Palla al presidente regionale De Luca : «A valle della delibera adottata – spiega la sindaca – la Regione attiverà il procedimento ricognitivo per la futura assegnazione delle sedi vacanti, che potrebbe vedere il Comune come protagonista nella fase dell’opzione». E a Palazzo di Città, come s’evince dal prospetto allegato all’atto amministrativo, l’orientamento è chiaro: una farmacia nell’estrema periferia, nell’area rurale di S. Lucia, e un’altra struttura nei pressi della variante. Fonte: La Città di Salerno

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