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Impennata di abitazioni all’asta: a Salerno sono più che a Napoli Economia Primo piano 

Impennata di abitazioni all’asta: a Salerno sono più che a Napoli

In sei mesi sono aumentate del 21,8 per cento le case all’asta in Italia. E a questo incremento non sfuggono la Campania e la provincia di Salerno. Secondo il rapporto semestrale sulle aste immobiliari redatto dal Centro studi Sogeea, il numero delle case vendute con procedura giudiziaria è arrivando a 17.899 procedure in corso a fronte delle 14.701 rilevate a luglio scorso. Si tratta, dicono dalla Sogeea, del primo incremento dopo un biennio di costante calo seguito al picco di inizio 2017, quando all’asta c’erano 36.304 unità immobiliari residenziali. La maggior parte delle abitazioni hanno un valore al di sotto dei 100mila. La vendita forzata delle case di minor valore si attesta in Italia, infatti, al 68% di quelle totali all’asta e, se si sommano quelle stimate tra i 100mila e i 200mila euro, si arriva al 89,3%. In pratica, in vendita sono le abitazioni delle persone meno agiate e che hanno maggiori difficoltà a pagare mutui per l’acquisto della prima casa. In Campania gli immobili da vendere forzatamente sono 1.096. In provincia di Salerno, a fronte di 1.101.763 abitanti, ci sono 255 case all’asta pari al 1,42% di tutte quelle in Italia. Tra questi 255 immobili, 180 valgono fino a 100mila euro, 56 sono valutati tra i 100mila e i 200mila euro, 14 tra i 200mila e i 300mila euro, solo quattro quelli tra i 300mila e i 400mila euro, nessuna tra 400mila e i 500mila euro, uno solo tra 500mila e 1 milione di euro e nessuno al di sopra. Non buone le notizie per la provincia di Salerno visto che per quella di Napoli, con una popolazione tripla, il numero degli immobili all’asta è inferiore (214 pari al 1,20% del totale italiano). Preoccupante anche il dato dell’Avellinese, dove le case sotto procedura di vendita forzata sono 271 (1,51% del dato nazionale) con un terzo della popolazione del Salernitano. Nella provincia di Benevento sono 81 le case all’asta (0,45% di quelle italiane) ma a Caserta si sale a 275 (l’1,54%), nonostante la provincia abbia 200mila abitanti in meno di quella di Salerno. «Quest’ultima fotografia del mercato delle aste immobiliari ci restituisce uno scenario più preoccupante rispetto al recente passato – spiega l’ingegner Sandro Simoncini , direttore del Centro Studi Sogeea –. Siamo sempre nettamente al di sotto dei livelli di due anni fa e comunque entro limiti fisiologici per il nostro Paese, ma certamente l’incremento delle vendite forzate delle abitazioni non è un bel segnale. Va sottolineato come le aste scaturiscano da situazioni di precarietà venutesi a creare in precedenza, quindi i dati non vanno messi in diretta relazione con le attuali dinamiche macroeconomiche ». Per il direttore «molti indicatori suggeriscono comunque che l’onda lunga delle sofferenze bancarie abbia esaurito i suoi effetti più disastrosi». Fonte: La Città di Salerno

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