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IL “SOCIAL CORONAVIRIS” RISCHIA DI FARE PIU’ DANNI DELLA MALATTIA Attualità Primo piano 

IL “SOCIAL CORONAVIRIS” RISCHIA DI FARE PIU’ DANNI DELLA MALATTIA

Ai tempi del Coronavirus è necessario, intanto, stabilire regole d’ingaggio rigide e molto severe. Come ci spiegano vanno evitate pratiche non in linea con il vademecum sanitario ma andrebbero anche silenziati commenti e indicazioni fuori contesto; se ne ascoltano, leggono, vedono di ogni. Non è possibile, non è corretto anzi è dannoso e controproducente dare luogo ad un circolo mediatico senza regole. Il virus della sovraesposizione, il social-Coronavirus rischia, insomma, di fare più danni di quanto questa maledetta influenza ne stia già facendo e non solo in termini di decessi e contagi. Chi governa (a tutti i livelli) continua a predicare senso di responsabilità, senso civico, rispetto delle regole, ma altrettanto deve chiede chi è governato! Non esiste una ricetta di “maggioranza” ed una “d’opposizione”; oggi più che mai esiste, DEVE esistere, una sola lingua, un solo messaggio chiaro ed univoco. E’ di tutta evidenza, invece, come la passerella mediatica sia allettante e luccicante, l’occasione propizia per farsi un po’ di pubblicità; l’Italia è tutta d’un tratto diventata Paese di Santi, Navigatori e…Virologi. Ma non è così che funziona. Esiste una linea di comando, un ordine gerarchico e a questo bisogna necessariamente attenersi nella speranza che chi è alla guida del processo politico/sanitario sappia prendere le decisioni giuste e più opportune. Non siamo in campagna elettorale e bisogna farsene una ragione, i conti si tireranno alla fine dell’emergenza. Altrettanta responsabilità si chiede, anzi s’impone, agli operatori del mondo dell’informazione. Sappiamo bene come in questa fase, l’editoria a tutti i livelli (tv, carta stampata, radio, web..) stia collezionando numeri record, numeri che non si registravano da anni, ma quest’impennata (drogata) non deve distoglierci/fuorviare da un dovere etico e morale oggi più che mai necessario. Le notizie vanno verificate e contestualizzate, i commenti – se non necessari, richiesti e autorevoli – cestinati. Se tutti, oltre a rispettare le regole più volte ribadite, avranno anche cura di rispettare i propri ruoli forse riusciremo a superare rapidamente questo momentaccio, riducendo anche i danni collaterali che rischiano di fare molto peggio del Covid-19.

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