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Il robot si fa personale e social Lifestyle 

Il robot si fa personale e social

Non solo smartphone. Al Mobile World Congress, che si chiude oggi a Barcellona, c’è spazio anche per il prossimo futuro della robotica personale e domestica, che trova due declinazioni diverse: da un lato il robot utile, una sorta di assistente che ti segue per casa; dall’altro il robot dilettevole, che colma i bisogni emotivi, da vestire e coccolare come fosse un bambolotto molto hi-tech. Il primo è americano e risponde al nome di Temi (si pronuncia Timi); il secondo è coreano e si chiama Liku.

Timi è una sorta di Echo Show – lo smart speaker con lo schermo di Amazon – ma su rotelle. E’ alto un metro la sua faccia è un display da 10 pollici, touch e con fotocamere, con cui gestire gli oggetti connessi della casa e fare una videochiamata. Integra Alexa, capisce quando gli si parla; i suoi sensori percepiscono lo spazio per muoversi senza urtare nulla, e riconoscono il volto per mostrare lo schermo nella migliore angolatura. Sulla “schiena” si può appoggiare uno smartphone per ricaricarlo senza fili, ma anche una ciotola di patatine da portare davanti alla tv.

Liku, prodotto dall’azienda Torooc, è invece un “social robot” umanoide, alto 45 centimetri, abbastanza leggero da essere tenuto in braccio, capace di camminare e di guardarti coi suoi grandi occhioni. E’ pensato per fare compagnia a chi è solo, mostrando interesse per il suo proprietario, riconoscendo le sue espressioni facciali e interagendo con lui.

Temi è disponibile in Europa. Alla fiera di Barcellona l’azienda che lo produce, Robotemi, ha annunciato che il robot personale ora può essere trovato a Rotterdam, Copenaghen, Berlino e Parigi (ma non ancora in Italia), al prezzo di 2mila euro. Liku arriverà in Usa e Giappone in autunno, con altri Paesi che seguiranno nel 2020, a 2.500 dollari.

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