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Il Riesame: “l’ex sindaco di Eboli Massimo Cariello può ancora interferire sulla gestione della cosa pubblica” Attualità Provincia e Regione 

Il Riesame: “l’ex sindaco di Eboli Massimo Cariello può ancora interferire sulla gestione della cosa pubblica”

“Con il peso politico acquisito, Cariello può proseguire la sua interferenza nella gestione della cosa pubblica”:è qanto scrivono i giudici del Riesame nelle motivazioni, depositate ieri, che hanno portato al rigetto della richiesta di revoca o attenuazione della misura cautelare, presentata dai legali difensori Costantino Cardiello e Cecchino Cacciatore, cui è sottoposto dal 9 ottobre scorso l’ex sindaco di Eboli, che resterà ai domiciliari almeno fino all’inizio del processo con giudizio immediato, fissato per il 18 gennaio 2021, dopo il ‘no’ alla scarcerazione incassato anche dal gip Alfonso Scermino. Per il collegio straordinario del Riesame, presieduto dal magistrato Vincenzo Ferrara, è assolutamente legittimo anche l’uso dello spyware che, inoculato nel cellulare personale di Cariello, ha consentito di registrare oltre 10mila ore di conversazioni e chat, che di fatto hanno incastrato l’ex primo cittadino eburino consentendo agli inquirenti di ricostruire diversi episodi di corruzione attraverso intercettazioni durate mesi.

Il Riesame cita anche l’approvazione di una variante ‘impossibile’ in Consiglio comunale per favorire un imprenditore caseario  e la capacità di sabotare un concorso pubblico addirittura in un altro comune, Cava de’ Tirreni, per favorire suoi amici, testualmente si specifica che Cariello ha più volte dimostrato di avere funzionari e dipendenti pubblici “ai suoi ordini, anche quando si trattava di commettere atti illeciti” e che “tali circuiti di cointeressenza patologica potrebbero essere riattivati in ogni momento dal sindaco se libero”.

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