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Il Presidente della Commissione Regionale Trasparenza intima alle Asl di fornire i dati sui contratti nella riabilitazione Attualità Provincia e Regione 

Il Presidente della Commissione Regionale Trasparenza intima alle Asl di fornire i dati sui contratti nella riabilitazione

 Con una lettera inviata il Presidente della Commissione Trasparenza della Regione
Campania, Nunzio Carpentieri, ha letteralmente intimato a tutte le ASL della Campania
“di ottemperare, entro e non oltre 10 giorni al loro imprescindibile dovere di rendere pubblici e conoscibili
i contratti applicati per il personale non medico dei singoli centri di riabilitazione ex art. 26/833
accreditati presso il S.S.R. della Campania”. È l’ultimo atto, per ora, di una vicenda che si trascina
da tempo e che ha visto scendere in campo con decisione anche il Direttore Generale per la Salute
avvocato Postiglione. Tutto parte dal problema del dumping contrattuale nella riabilitazione,
ovvero dal fatto che mentre ci sono centri che adottano il contrato nazionale di riferimento, quello
dell’AIOP, altri adottano contratti meno rappresentativi o addirittura “pirata” che permettono di
pagare i lavoratori fino a quasi il 50% in meno, oltre 10 mila euro l’anno, con più ore di lavoro. Ma
tutti i centri prendono dalla Regione la stessa tariffa. Contro questo stato di cose, definito da molti
scandaloso, si sono mobilitati i sindacati, la Regione ha detto di voler studiare le soluzioni, si è
costituito il Comitato per la Giustizia Contrattuale formato dalle aziende che adottano il contratto
AIOP. Ma quanti sono i centri che adottano i diversi tipi di contratto? Per saperlo un centro del
Comitato Giustizia Contrattuale lo ha chiesto due mesi fa, ai sensi della legge 241/90 sulla
trasparenza, al direttore Postigione. “Il quale – spiega il dr. D’addino del Comitato
– ha risposto in maniera tempestiva e ineccepibile, esprimendo ‘spirito di collaborazione e trasparenza’ e invitandoa presentare la richiesta alle ASL ‘cui sono assegnati compiti di vigilanza sugli aspetti organizzativi
delle strutture sanitarie, compresi quelli del personale utilizzato dalle strutture sanitarie’. Stando
alla legge avrebbero dovuto rispondere entro l’8 agosto”. Lo hanno fatto?
“Soltanto due si sono attivate (Salerno e Napoli 3) per farlo, le altre o hanno negato l’accesso agli atti o non hanno proprio risposto”. E così il centro si rivolge al Presidente della Commissione Trasparenza che, come
abbiamo detto, interviene e intima alle ASL di rispondere. Ma perché le ASL non hanno risposto?
“Non credo per cattiva volontà – risponde D’addino – sicuramente avranno avuto altre cose da fare
o personale in ferie, ma probabilmente c’è anche una sottovalutazione dell’importanza delle norme
sulla trasparenza, del fatto che acquisire e fornire dati, che sono pubblici, è fondamentale sia per
consentire la partecipazione dei cittadini, sia per mettere l’amministrazione nelle condizioni
ottimali per prendere le decisioni”. Ovvero? “In questo caso tutti sanno che nei prossimi tempi la
Regione dovrà decidere sulle tariffe, e sapere quale sia la realtà su chi applica il contratto AIOP e
chi invece contratti con cui risparmia fino al 50% del costo del lavoro è decisamente rilevante per
tutti, associazioni, sindacati, istituzioni”. Quindi ancora non si sa… “Noi abbiamo fatto una nostra
indagine da cui risulta che il 50% adotta il contratto AIOP e il restante altri tipi di contratto”.
Vista l’intimazione del Presidente di Commissione comunque tra dieci giorni i dati saranno completi,
anche se è stato necessario ricorrere addirittura alla Commissione Regionale Trasparenza.
“Vero –aggiunge D’addino – ma va detto che questa vicenda dimostra anche che la Regione Campania ha
dimostrato grandi sensibilità e attenzioni sul tema della trasparenza, sia con il direttore Postiglione
che con la Commissione regionale. È un fatto molto importante”. Non resta quindi che aspettare,
non il solito Godot ma, più semplicemente, i dati sui contratti della riabilitazione in Campania.

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