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Il Direttore dell’ASL Salerno, Mario Iervolino, con una lettera ringrazia tutti i collaboratori. Cronaca 

Il Direttore dell’ASL Salerno, Mario Iervolino, con una lettera ringrazia tutti i collaboratori.

Con una lettera ufficiale publicata sulla pagina dell’ASL Salerno, il Direttore Generale Mario Iervolino, ha voluto  scrivere ai medici ed al personale impegnato in prima persona nella quotidiana e stremante battaglia al Covid-19.

“Voglio esprimere il mio grande riconoscimento per l’impegno che, tutti insieme, stiamo profondendo nelle diverse strutture della nostra Azienda. Stiamo facendo uno sforzo gigantesco che mette tutti a dura prova. Il ringraziamento va innanzitutto ai medici, agli infermieri, agli operatori socio sanitari ed al personale tutto che opera in prima linea nei reparti ospedalieri e nei servizi che assicurano le attività di prevenzione e di assistenza, con particolare riguardo per coloro che dedicano la loro attività ai pazienti affetti da Covid-19. La sicurezza di tutti i lavoratori mi sta a cuore e, a tal proposito, stiamo lavorando, dal primo giorno, per mettere in campo ogni possibile iniziativa, cercando di superare, soprattutto, progressivamente le difficoltà di approvvigionamento, sia di DPI che di tecnologie e personale”.

Parole di riconoscenza e conforto anche per i dipendenti che hanno contratto il virus. “Esprimo a loro tutta la mia partecipatone e dico loro che li aspettiamo per continuare insieme la nostra guerra“.

“Il mio ringraziamento va, ancora, a coloro che continuano a lavorare per far sì che la macchina amministrativa sia sempre operativa, così da rispondere alle specifiche esigenze delle strutture assistenziali. E’ con l’alto spirito di servizio e di abnegazione di tutti che, insieme, stiamo riuscendo a fronteggiare questi difficili momenti. E, consentitemi di dire, che sono orgoglioso di essere il Vostro Direttore Generale. Il lavoro di tutti noi, sono certo, ci farà uscire nel modo migliore da questi momenti terribili e ci consentirà di essere più pronti ed orientati ad una sanità che avrà ancor di più, per esperienza vissuta, come obiettivo l’umanizzazione e una maggiore vicinanza ai nostri assistiti“.

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