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Il 7 settembre del 2005 muore Sergio Endrigo, uno dei più grandi esponenti della canzone d’autore italiana Attualità 

Il 7 settembre del 2005 muore Sergio Endrigo, uno dei più grandi esponenti della canzone d’autore italiana

Accadde oggi: il 7 settembre 2005 muore a Roma, all’età di 72 anni, il grande cantautore Sergio Endrigo, uno dei migliori esponenti della canzone d’autore italiana.
Tra i suoi capolavori, “Io che amo solo te”, considerata una vera e propria gemma della musica internazionale. Ha vinto il Festival di Sanremo 1968 con “Canzone per te”, è arrivato secondo nel 1969 con “Lontano dagli occhi” e terzo nel 1970 con “L’arca di Noè”, Nel corso della sua carriera ha collaborato con poeti come Pier Paolo Pasolini, Vinicius de Moraes e Giuseppe Ungaretti e con musicisti come Toquinho e Luis Bacalov. Endrigo interpretò anche alcune canzoni per bambini come “La casa” (testo e musica originali di Vinicius de Moraes, tradotta da Sergio Bardotti), contenuta nell’album “La vita, amico, è l’arte dell’incontro”. Quest’ultimo venne inciso con i due poeti Vinicius de Moraes e Giuseppe Ungaretti (che nel disco recita alcune liriche di Vinicius da lui tradotte) e musicisti come il chitarrista brasiliano Toquinho, Maurizio De Angelis, il batterista Enzo Restuccia e Giovanni Tommaso.
Sempre con la collaborazione di Vinicius incise nel 1972 un disco di canzoni per bambini dedicate agli animali, “L’Arca”, con la partecipazione in alcune canzoni di Marisa Sannia, Vittorio De Scalzi dei New Trolls e dei Ricchi e Poveri: tra queste “La papera”, “La pulce” ma soprattutto la celebre “Il pappagallo”. Scrisse un romanzo autobiografico, “Quanto mi dai se mi sparo?”, edito da Stampa Alternativa, che è stato ristampato nel 2004. E’ deceduto a Roma il 7 settembre 2005 a causa di un cancro ai polmoni che gli era stato diagnosticato alcuni mesi prima. È sepolto a Terni, nella tomba di famiglia.

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