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Il 5 aprile 1955 Churchill lascia la politica Attualità 

Il 5 aprile 1955 Churchill lascia la politica

Accadde oggi: il 5 aprile 1955 Winston Churchill lascia la politica. Politico e scrittore britannico, è una delle figure più importanti del XX secolo. Il suo percorso politico abbraccia più di 50 anni, dal 1904 al 1951. A eccezione del primo periodo, dal 1924 militò nel Partito conservatore, del quale sarebbe stato uno dei principali rappresentanti.

Nacque il 30 novembre 1874; dopo aver frequentato l’Accademia militare, combattè a Cuba, in India e nel Sudan. Ma era insoddisfatto della vita militare e così decise di dedicarsi alla politica. Si candidò ma non venne eletto; così si tranferì in Sudafrica dove acquistò la popolarità che gli serviva per essere finalmente eletto come deputato.

Fu però durante la Seconda Guerra Mondiale che ebbe un ruolo da protagonista, diventando il simbolo della resistenza britannica contro Hitler. Prima della guerra, la classe operaia britannica si era fatta un’idea di lui non proprio veritiera a causa di alcune sue scelte: quella di essere ultraconservatore e l’appoggio al dittatore Franco. Era inoltre favorevole al riarmo ma l’opinione pubblica si stava ancora riprendendo dal disastro della Prima guerra mondiale.

Isolato dal suo stesso partito criticò fortemente l’operato di Chamberlain mentre era favorevole ad un’alleanza con Francia e Russia per frenare l’espansionismo nazista. L‘annessione della Cecoslovacchia dimostrò che il suo atteggiamento verso la Germania era giustificato.

Dopo l’invasione della Francia, fu nominato primo ministro e assunse anche la carica di ministro della Difesa. Durante un discorso famosissimo disse che non aveva nulla da offrire agli inglesi “se non sangue, sudore e lacrime”. Riuscì così a unire il popolo britannico nello sforzo di sconfiggere Hitler.

Tenne stretti i rapporti con gli Stati Uniti e nel 1941 firmò la Carta Atlantica. Churchill fu anche l’artefice della “Grande Alleanza” tra Stati Uniti, Unione Sovietica e Impero britannico che portò gli alleati a vincere il conflitto.

Nel 1951 fu nuovamente eletto primo ministro ma l’età avanzava così il 5 aprile 1955, diede le dimissioni.

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